Bonus Natale finalmente esteso alle coppie conviventi, guida per ottenerlo

Coppie conviventi e bonus Natale, quando spetta e come ottenerlo: il chiarimento che molti attendevano, i dettagli.

Ormai da diverso tempo non si parla d’altro che del bonus Natale che, come lascia ben intuire il nome stesso, sarà corrisposto dal datore di lavoro insieme alla tredicesima. Ovviamente, come spesso accade, tale misura non è rivolta a tutti i cittadini lavoratori, ma a coloro che rientrano e rispettano una serie di requisiti specifici. Arriva il chiarimento più atteso e riguarda le coppie conviventi: quando spetta in tale circostanza?

Bonus Natale conviventi
Coppie conviventi e bonus Natale: quando spetta (trading.it)

Partiamo dal presupposto che il bonus in questione corrisponde ad un importo di cento euro che, come anticipato, sarà corrisposto insieme alla tredicesima dal datore di lavoro. Un dubbio riguardava, in particolare, le coppie conviventi e, a chiarire la questione, ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate.

Coppie conviventi: quando spetta il Bonus Natale, requisiti e dettagli

La circolare 19 del 10 Ottobre 2024 mira a fare chiarezza riguardo la possibilità di ottenere o meno il bonus in questione. Sapevamo già che la presenza di un figlio a carico dell’interessato era essenziale per l’ottenimento della misura, ma restavano dubbi in merito agli altri requisiti, soprattutto in base ai diversi assetti familiari.

Bonus Natale requisiti conviventi
Conviventi e bonus Natale: i requisiti (trading.it)

Ebbene, il bonus Natale, erogato a Dicembre, è destinato a due categorie specifiche di famiglie: quelle monogenitoriali e quelle composte da due coniugi nelle quali uno è a carico dell’altro e vi è almeno un figlio sempre a carico (che sia interno o esterno al matrimonio), laddove si rispettino determinati requisiti. Nel caso specifico delle coppie conviventi, tuttavia, c’era un po’ di confusione.

La circolare ha chiarito che, in tal caso, l’indennità potrà essere corrisposta nel caso in cui l’unico genitore presente conviva con un’altra persona. A questo, si aggiungono altri requisiti, quali un reddito complessivo che dovrà essere inferiore a 28mila euro, e la capienza fiscale.  L’importo di 100 euro è destinato a coloro che hanno lavorato per un anno, diversamente sarà riparametrato in base ai giorni effettivamente retribuiti.

Sono esclusi, dunque, i genitori conviventi che hanno un figlio riconosciuto da entrambi quelli separati con figli a carico, riconosciuti anche dall’altro genitore, che vivono da soli o anche convivano con altre persone. La motivazione, alla base di tale esclusione, è stata chiarita proprio dall’Agenzia delle Entrate: “Il bonus non spetta poiché il convivente non può essere considerato un coniuge fiscalmente a carico” e, inoltre, “né la famiglia può definirsi monogenitoriale, in quanto il figlio a carico è stato riconosciuto da entrambi i genitori”.

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