Novità sul fronte Bonus Mobilità, al via le richieste: ma chi riguarda, quanto vale, quali i dettagli e le condizioni da conoscere. Info di seguito
Al via le richieste e fa il suo ritorno il Bonus Mobilità, per chi ha comprato mezzo e servizi di mobilità a zero emissioni e rottamato un vecchio veicolo di categoria M1 nella seconda metà dell’anno 2020, vi sarà modo di fare richiesta a Agenzia delle Entrate di usufruire di un credito di imposta: i dettagli e i particolari a seguire.
Quando si parla di economia, a diversi livelli e toccando vari tipi di argomenti e questione, l’attenzione è sempre e comprensibilmente molto alta poiché sono tanti e svariati gli spunti, gli elementi, gli interrogativi e gli aspetti che catturano l’interesse generale, a seconda dei vari ambiti.
In questo caso, come sopra indicato, spazio al ritorno del bonus mobilità, vista la riapertura, come i più attenti forse già sapranno, delle domande sul sito dell’Agenzia dell’Entrate.
Lo spiega nel proprio approfondimento Sky Tg 24, il quale chiarisce che dal punto di vista delle tempistiche, vi è un mese utile ai fini della richiesta da effettuare, con scadenza al 13 maggio, ed un limite di spesa fissato a cinque milioni di euro, sino all’esaurimento dei fondi.
Si legge, inoltre, che le regole ai fini dell’ottenimento del bonus in questione vanno però a restringere quella che può essere la potenziale platea dei beneficiari della misura.
Di seguito, info nel dettaglio, condizioni, aspetti e cosa c’è da sapere sul Bonus Mobilità.
Bonus Mobilità, rimborso sotto forma di credito di imposta fino a 750 euro
Occhi e orecchie aperte quando si parla di Bonus e in generale di misure che a diverso livello in merito all’economia, e in vari contesti, possono essere oggetto e fonte di interesse da parte di molti, come ad esempio le agevolazioni legate all’ISEE in relazione al bonus sulle bollette e cosa c’è da sapere al riguardo.
In merito al tema in oggetto, approfondito come detto da Sky Tg 24, viene menzionata l’Agenzia delle Entrate, la quale scrive, si legge, che ““il decreto Rilancio ha istituito un credito d’imposta per chi ha sostenuto spese per l’acquisto di mezzi e servizi di mobilità sostenibile”.
Nel dettaglio, si legge poi ancora, circa ulteriori dettagli al riguardo: ” È riconosciuto alle persone fisiche che, dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020, hanno sostenuto spese per l’acquisto di monopattini elettrici, biciclette elettriche o muscolari, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile”.
E ancora, in merito a chi può usufruire del credito di imposta, si legge che a poterlo fare sono le “persone fisiche che, dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020, hanno rottamato, contestualmente all’acquisto di un veicolo, anche usato, a bassa emissione di anidride carbonica (Co2 compresa tra 0 e 110 g/km), un secondo veicolo di categoria M1 rientrante tra quelli previsti dalla normativa in materia (art. 1, comma 1032 della legge n. 145/2018)”.
Sky Tg 24 spiega che rispetto al rimborso per coloro che hanno sostenuto la spesa, è possibile avere sino a 750€ sotto forma di credito di imposta, senza che vi siano limiti dal punto di vista ISEE; viene spiegato che la fruizione non va oltre il periodo di imposta 2022.
L’eventuale soggetto che abbia deciso di fare la domanda, dovrà poi attendere l’arrivo della risposta, e nel caso in cui quest’ultima risultasse essere positiva, l’importo della misura verrà calcolato poi proprio dall’Agenzia delle Entrate. Nell’arco di una tempistiche che dovrebbe essere di dieci giorni, poi arriva la comunicazione definitiva.
Questi, alcuni dettagli al riguardo. Ad ogni modo è bene che gli eventuali soggetti interessati si informino ed approfondiscano il tema in oggetto anche mediante un confronto con esperti del campo e del settore, soggetti competenti in materia, così da chiarire ogni eventuale dubbio, comprendere al meglio condizioni e gli aspetti importanti da sapere. a tal proposito.