Continuano i dubbi sul Superbonus 110% e il bonus mobili che permette di acquistare i mobili e i grandi elettrodomestici con una detrazione del 50% su un tetto di 16.000 euro.
La normativa del Superbonus è di difficile interpretazione e più volte l’Agenzia delle Entrate pubblica risposte all’interpelli per aiutare il contribuente nel groviglio burocratico. La confusione si denota anche dalle domande poste dai Lettori agli Esperti di Trading.it. In effetti, l’errore è dietro la porta e quindi, bisogna fare molta attenzione. Oggi, chiariamo un aspetto in merito alla richiesta esposta da un Lettore sulla possibilità di fruire del Bonus mobili, su interventi effettuati in condominio per isolamento termico e il cambio degli infissi all’interno dell’appartamento.
Bonus mobili, Superbonus e cambio infissi: un nodo da sciogliere per ottenere la maxi detrazione
Si può usufruire del bonus mobili e grandi elettrodomestici se nell’appartamento sono effettuati lavori di interventi edilizi. Rientrano tra gli interventi edilizi gli interventi per il recupero del patrimonio edilizio, manutenzione straordinaria, risanamento conservativo, restauro e ristrutturazione edilizia, delle singole unità abitative. (Articolo 3 del Testo unico dell’edilizia)
Quindi, se negli interventi del cambio infissi si effettuano anche una modifica della tipologia di infissi e dei materiali per singole unità abitative, quest’intervento è considerato manutenzione straordinaria. In questo caso è possibile ottenere il bonus mobili. Dal Superbonus al bonus mobili con e senza ISEE: ecco tutte le novità del Governo
Precisiamo che possono ottenere il bonus mobili fino ad una detrazione di 8.000 euro, anche coloro che eseguono interventi per Sismabonus e Superbonus. Inoltre, l’agevolazione può essere fruita con l’opzione dello sconto on fattura o con la cessione del credito.
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Detrazione in dieci anni
Per il bonus mobili, non è prevista lo sconto o la cessione del credito a terzi, ma solo la detrazione fiscale IRPEF del 50% della spesa sostenuta fino ad un tetto massimo di 18.000 euro. Il limite di spesa riguarda la singola abitazione in cui sono stati eseguiti interventi di ristrutturazione edilizia. Questo significa che, il contribuente se esegue lavori su più unità immobiliari avrà diritto a più volte al beneficio. La spesa è detraibile nella dichiarazione dei redditi in 10 quote di uguale importo per 10 anni e non cinque come nel caso del Superbonus e Ecobonus.
Il pagamento deve essere effettuato con mezzi tracciabili (bonifico postale o bancario, carta di credito, assegno postale o bancario).