Elenco da record per il 2025, il bonus mobili ed elettrodomestici è una chicca per le famiglie e i single: vantaggi per tutti!
Occasioni di stabilizzazione di risparmio e d’investimento in oggetti permanenti. Famiglie e single possono trarre il meglio dagli aggiornamenti, specie se l’intento è rendere la propria dimora più accogliente e funzionale. Come fare?
A determinare la svolta è la Legge di Bilancio 2025, protagonista nella determinazione e canalizzazione delle risorse economiche statali. Cosa rende i bonus mobili ed elettrodomestici una chicca? Sono vantaggiosi e per molteplici destinatari.
Ci sono anche delle limitazioni e dei chiarimenti, l‘ADE dispone nel proprio sito ufficiale di una guida per chiarire alcuni interrogativi mediante risposte pratiche in relazione alle casistiche nelle quali i contribuenti possono ricadere.
Il beneficio non è trasmissibile agli eredi, e certi interventi non vi rientrano. Persino la tempistica gioca è essenziale, e ci sono delle eccezioni.
Si tratta in di agevolazioni sul piano fiscale che permettono di comprare a prezzi convenienti dei mobili e degli elettrodomestici di qualità. La misura del Welfare gioca un ruolo chiave nel reperire il massimo benessere possibile per i cittadini.
La detrazione ammonta al 50% sull’IRPEF per i prodotti di chi ha ristrutturato nel 2024 entro un limite di 5 mila euro. Ad una condizione, cioè che l’attività di ristrutturazione edilizia sia stata avviata non prima del 1° gennaio dell’anno precedente. Ciò ovviamente in relazione a quando si fa l’acquisto. Le rate sono 10 tutte uguali, una per anno.
Famiglie e single che hanno iniziato i lavori nel 2024 e che nel 2025 comprano mobili ed elettrodomestici, sono i destinatari. Inoltre, non sono oggetti da destinare per forza ad una stanza ristrutturata, poiché si possono riporre anche in altre parti della casa. La detrazione riguarda anche interventi su spazi comuni in condominio, come lo stesso alloggio del portiere, ma qui vi sussiste il limite di riporre quanto acquistato nell’area ristrutturata.
Il bonus copre gli elettrodomestici necessari per le classi energetiche A per i forni, E per lavatrici, lavasciuga e lavastoviglie, e F per frigoriferi e congelatori. Senza dimenticare asciugatrici, stufe elettriche, microonde, ventilatori e condizionatori. Se non c’è l’etichetta energetica, lo strumento può essere ammesso solo se per quel tipo di prodotto non è un obbligo. Anche i costi di trasporto e monitoraggio sono detraibili, basta che siano tracciabili!
Oltre al limite di 5 mila euro, c’è un massimo di 2500 euro per il rimborso per ogni casa ristrutturata. È possibile richiedere il bonus più volte. La tracciabilità degli acquisti con bonifici e carte di credito o debito, non deve mancare, non sarà possibile farne richiesta mediante contanti.
I documenti necessari sono la ricevuta di pagamento, la fattura, o uno scontrino parlante, pure per gli acquisti esteri, basta che rispettino la normativa nazionale. Tra gli interventi esclusi ci sono quelli per box auto e garage e anche chi non ha sostenuto gli oneri di urbanizzazione nei costi, e non ha direttamente adempiuto alle spese, può comunque richiedere l’agevolazione.
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