Nel 2022 cambia tutto per quanto riguarda il bonus mobili: le novità rispetto allo scorso anno sono davvero tantissime. Ecco la lista completa di tutto ciò che è compreso e cosa, invece, non sarà più incluso.
Il bonus mobili è stato prorogato e potrà essere richiesto anche nel 2022. Tuttavia, rispetto allo scorso anno, questa grandiosa agevolazione presenta delle grandissime novità che prima non erano comprese o, al contrario, alcuni non sono più presenti. Grazie al bonus mobili, dunque, è possibile ottenere delle detrazioni fiscali per l’acquisto di mobili o elettrodomestici con classi energetiche molto elevate.
Nel 2022 cambierà tutto ciò che conosciamo in merito al bonus mobili: ecco cosa sarà compreso, come si potrà richiedere e a cosa, invece, dovremo rinunciare.
Per tutto il 2022 potrà ancora essere richiesto il bonus mobili: chi lo otterrà potrà ottenere delle importanti detrazioni fiscali sull’acquisto di complementi d’arredo ed elettrodomestici ad elevata efficienza energetica. Tuttavia, anche per quest’anno, esso continuerà ad essere legato alla ristrutturazione.
Tutto ciò si traduce in un mancato accesso al bonus qualora esso non fosse legato alla ristrutturazione degli ambienti domestici. Per avviare la procedura di richiesta bisognerà ristrutturare un immobile che permetterà di richiedere la detrazione. Essa varrà per singole unità immobiliari e parti comuni di edifici: ovviamente è sempre necessario che la data dell’inizio del lavori di ristrutturazione sia precedente la data di acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Tale bonus vale per l’acquisto di arredi di ogni genere, sono inclusi:
Per quanto riguarda gli ultimi elettrodomestici, inoltre, è necessario che essi siano di classe energetica A e A+ o, se possibile, di classe superiore. L’unica eccezione all’obbligo di ristrutturazione, infine, è legato al caso in cui si voglia a installare un impianto di riscaldamento a pompa di calore.
Per far sì che il bonus mobili vada a buon fine e che si ricevano le detrazioni fiscali, è necessario che gli arredi in questione siano pagati utilizzando un metodo di pagamento tracciabile. Bisognerà, infatti, avere e conservare ogni documento che ne attesti l’acquisto e l’effettiva spesa sostenuta.
In questo caso, dunque, sarà strettamente necessario conservare le ricevute e gli scontrini dei pagamenti avvenuti con bonifico, carta di credito o carta di debito. Qualora il pagamento sia avvenuto con bonifico, infine, è necessario anche indicare nella causale del pagamento “Spese per arredi o elettrodomestici ai sensi dell art. 16, comma 2, DL 63/2013), codice fiscale del beneficiario della detrazione, numero di partita Iva o codice fiscale del soggetto del venditore o del produttore“.
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