I bonus dovrebbero avvantaggiare i cittadini, perché allora dei controlli possono diventare un guaio? Le misure nascondono molte insidie.
Bisogna premettere che non si vuol dire che quanto proposto dallo Stato sia illegale, perché i bonus subentrano come manovre per aiutare adeguatamente i cittadini a far fronte alle spese della vita. Sarebbe impensabile che le Politiche di Welfare siano contro la legge! Infatti, il punto critico della questione verte attorno al fatto che sono gli stessi cittadini che cadono in delle trappole di cui nemmeno si rendono conto. Consolidando purtroppo delle situazioni di “incongruenza” pronte a generare delle conseguenze catastrofiche. Per evitare di incorrere in situazioni simili, si spiegano quali sono i controlli, e come venirne a capo.
I controlli sul piano fiscale vengono posti in essere dall’ADE, sigla che indica l’Agenzia delle Entrate. Di norma, effettua attività di vigilanza per contrastare casi di evasione del fisco, ma questi ultimi rientrano in così tanti ambiti, che sarebbe persino impossibile riassumerli entro in unico contesto. Di certo, si tratta di controllare e punire con le dovute conseguenze, chi si fa beffe del sistema.
Peccato che non tutti vogliano farsi “beffe” del sistema evadendo le tasse, perché si è riscontrata una situazione tanto bizzarra, quanto pericolosa. Soprattutto se si tiene conto che sono stati chiamati in causa proprio i bonus che dovrebbero aiutare. È un paradosso fiscale ed economico!
Molti cittadini evadono, ma nemmeno se ne rendono conto! Com’è possibile? Non si è in condizione si sicurezza? Non è questo il punto, ma è complice una situazione in continua evoluzione. Infatti, le novità in sede di controllo sono sempre di più, e tanti non riescono a starvi dietro.
Anche perché oltre il fatto che la normativa in materia è alquanto complessa ad occhi che ne disconoscono le dinamiche, al tempo stesso la velocità con la quale si esauriscono gli interventi, rasenta quella della luce! In sostegno dei cittadini trasgressori, ma in buona fede, si prevede per il triennio 2024-2026 il PIAO, cos’è? Cosa c’entrano in bonus?
Nessun termine straniero e di difficile comprensione, ma una sigla che potrebbe risollevare sorti di chi ha a cuore le proprie finanze, e la condizione di legalità. Se l’obiettivo dell’Agenzia delle Entrate è quello di combattere l’evasione fiscale, non ci sono dubbi sul suo intento. Con il progetto in questione si analizza la questione dei bonus. Caccia a chi delinque, ma soprattutto tutele e garanzie per non cadere nelle trappole dell’evasione. Le conseguenze? Sono ancora più pericolose del previsto!
Con il PIAO si fa riferimento al Piano Integrato di Attività e Organizzazione previsto dal 2024 al 2027. Un progetto che mira ad eliminare due problematiche toste e dure da scardinare sul fronte dell’evasione fiscale. Prima fra tutte non è poi così nuova, anzi si tratta di una questione ormai presente da sempre. Si attua un controllo sempre più rigido per le “case fantasma”. Ciò avviene con un indagine cartografica mediante la realizzazione di “ortofoto”, cioè foto fatte dall’alto.
Dalle foto scattate si effettueranno dei confronti tra quanto registrato e quanto effettivamente figura nella realtà. Si tratta sia di costruzioni di cui non si ha notizia fiscale, ma anche di abitazioni, edifici, e qualsiasi altro immobile, le cui caratteristiche non figurano adeguatamente a livello catastale. In parole povere, le foto parleranno più di qualsiasi altra dichiarazione!
Il secondo controllo invece è quello tanto temuto, perché legato al percepire i bonus statali di aiuto e sostegno per la popolazione. Nello specifico, si visiona se è avvenuto o meno, l’aggiornamento della banca dati catastale in seguito ad interventi realizzati grazie alle agevolazioni in ambito edilizio.
I cittadini devono per legge, ai sensi dell’art. 17 del R.D.L. n. 265 del 13.4.1939, comunicare entro i tempi e i limiti stabiliti, il dovuto aggiornamento catastale. Significa mettere il Fisco nelle condizioni di visionare una situazione fiscale a norma, cioè che rispetta la realtà. Bisogna indicare tutte le variazioni poste negli immobili.
Che si tratti di ampliamenti e attività di questa natura, poco importa, l’importante è che vengano dichiarate altrimenti l’ADE è tenuta ad inoltrare la lettera di compliance, o ad intervenire in surroga con il titolare del bene. Con la Legge di Bilancio del 2024 l’ADE è chiamata a visionare laddove sono entrate in gioco tutte le agevolazioni di Bonus, Superbonus, Ecobonus, e quant’altro. Perché chi non dichiara le variazioni, non è sottoposto al regime che gli spetta. Di conseguenza, può pagare meno di quanto dovrebbe, evadendo così le tasse!
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