Le mamme italiane, coraggiose, instancabili, capaci di portare avanti la famiglia nei momenti più difficili: è a loro che il nostro Governo pensa, è a loro che l’esecutivo Draghi tende una mano nel momento più difficile, quello post pandemia. E’ per loro e per i padri che è stato istituito l’Assegno Unico Universale che sostituisce tutti gli altri bonus familiari.
La crisi dei rincari energetici, divampata dopo l’inizio del conflitto russo-ucraino, ci mette con le spalle al muro. 7 milioni di italiani sulla soglia della povertà sono un dato che non può non essere considerato allarmante.
A collaborare attivamente per “tappare le falle” non è solo il Governo. Una stretta sinergia tra comuni e regioni tendono ad individuare, attraverso i servizi sociali, le persone in maggiore difficoltà.
Crisi economica: a pagare di più sono le famiglie con figli minori a carico, ma anche i nuclei familiari con bambini disabili, soggetti fragili.
E’ a loro che il Governo deve pensare prima di tutto in questo momento, con l’inflazione alle stelle e gli stipendi ancorati al palo, con il carrello della spesa sempre più vuoto.
Eccolo il Bonus Mamme, in grado di erogare alle mamme in difficoltà fino a 1700 euro. Puoi riceverlo anche se usufruisci già dell’Assegno Unico.
Facciamo un passo indietro. Il 1° marzo 2022 entra in vigore in Italia l’assegno unico e universale per i figli a carico, che sostituisce il complesso scenario delle misure a sostegno delle famiglie e della natalità con un assegno.
La riforma dà maggiore riconoscimento al valore sociale e collettivo dei bambini come risorse per la comunità.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano ha avviato una riforma dopo aver rilevato che il sistema esistente di sostegno alle famiglie è troppo complesso e inefficiente, e risente di una discriminazione basata sul reddito.
Non sempre, infatti, ha concesso un sostegno adeguato alle famiglie più povere e, finora, solo poco più della metà delle famiglie italiane con figli ha potuto beneficiare sia dell’Assegno di Famiglia (ANF) sia delle detrazioni per figli a carico .
C’è poi l’indennità forfettaria, un beneficio economico riconosciuto annualmente, valido per il periodo compreso tra marzo e febbraio dell’anno successivo. È erogato alle famiglie in base alla loro condizione economica, attestata dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), ed è dovuto per ogni figlio di età inferiore a 18 anni, fino al compimento dei 21 anni. L’importo può aumentare al verificarsi di determinate condizioni, ad esempio in relazione al numero dei figli, alla disabilità, o alla giovane età della madre.
Ed eccoci arrivati alla novità, al Bonus Mamma 2022. Per la precisione si chiama Bonus Mamme con figli a carico.
Occorre capire bene come funziona il procedimento, dal momento che non si tratta di una cifra erogata dallo Stato, bensì dagli enti comunali di appartenenza e rientra nei servizi sociali del proprio territorio.
E’ già possibile fare richiesta per il bonus di 1700 euro destinato alle donne con figli e con un Isee basso. Questa misura è, inoltre, compatibile con l’assegno unico.
Attenzione il sostegno per le mamme non arriva dall’Inps: scopri che cosa succede
Un ricco bonus, questo, destinato alle madri in stato di disoccupazione che abbiano da poco avuto un figlio. Offre la possibilità di ricevere fino a 1700 euro. E’ importante ricordare che questo bonus non verrà erogato dall’Inps, bensì dai comuni. Dovrà, dunque, essere richiesto al proprio comune di appartenenza e verrà erogato per 5 mensilità.
E’ di fondamentale importanza rispettare la scadenza per la presentazione della propria domanda. Questa infatti scade con il compimento del quinto mese di vita del figlio. Questo è proprio il termine ultimo per inoltrare la richiesta al proprio comune di appartenenza.