La circolare INPS ha fatto luce su come funziona e come richiedere il Bonus mamme. L’avviso è stato pubblicato di recente: ecco come funziona.
L’avviso da parte dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha fatto diventare operativo il bonus mamme previsto con la manovra economica del 2024. Si tratta di una agevolazione contributiva con l’obiettivo di promuovere la natalità, sostenere le famiglie e aumentare lo stipendio per le mamme lavoratrici.
La misura economica prevede un esonero della contribuzione previdenziale fino a un massimo di tre mila euro annui per le donne che hanno almeno tre figli. Il bonus è stato attribuito per il 2024 anche nel caso in cui la donna avesse due figli. L’INPS ha pubblicato la Circolare n.27 con le Istruzioni Operative per poter ottenere l’agevolazione.
L’incentivo è rivolto a tutte le dipendenti che lavorano nel settore pubblico e privato con contratto a tempo indeterminato, compresi il settore agricolo, i cari di part time, assunzioni di apprendistato e a scopo di somministrazione. È una agevolazione che vede l’esclusione delle lavoratrici domestiche.
Bonus mamme lavoratici: requisiti, a quanto ammonta e come fare domanda
Per chiedere e ottenere il bonus mamme è importante avere alcuni requisiti essenziali: devono essere madri di almeno tre figli; il figlio più piccolo deve essere minorenne, ovvero non deve aver compiuto i 18 anni. L’esonero ha trovato applicazione anche per le madri di due figli, con il più piccolo che ha un’età inferiore ai 10 anni.
La soglia massima di esonero dalla contribuzione per le mamme lavoratrici è riferita al periodo di paga mensile di 250 euro. Tale soglia deve essere riproporzionata nel caso in cui i rapporti di lavoro siano stati instaurati o risolti nel corso del mese e va preso come riferimento 8,06 euro per ogni giorno di godimento dell’esonero contributivo.
Nel caso in cui la ritenuta, ovvero il 9,19% della RAL, dovesse superare i tre mila euro, la parte eccedente non verrà versata alla lavoratrice in questione. Per richiedere l’incentivo, le mamme le lavoratrici pubbliche e private che hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato possono comunicare l’intenzione di avvalersi dell’esonero al datore di lavoro.
Le dipendenti devono indicare il numero di figli e i codici fiscali di due o tre figli, in base alla situazione personale. Inoltre, bisogna aggiungere, sul sito web dell’INPS è disponibile una piattaforma nella quale comunicare in modo autonomo i codici fiscali dei propri figli.