Bonus Mamme anche alle Partite IVA ma niente alle lavoratrici dipendenti: lo strano paradosso che fa arrabbiare sui social

L’ultima manovra di bilancio economico sta letteralmente stravolgendo le carte in tavola: confermato il bonus mamme anche alle Partite Iva, ma no alle dipendenti. Ragioni e gestione degli aggiornamenti.

Un paradosso che sconvolge, ma d’altronde negli ultimi tempi nel Bel Paese, che di “bello” è rimasto solo il sole, il cibo e la cultura, non ci si può aspettare di meglio, anzi le previsioni indirizzano di solito al “peggio”. Questo perché la crisi economica abbonda, e sono tante le categorie in difficoltà, tra queste le mamme con partite iva. Anche a loro è possibile dare un bonus, e questa volta le “grandi escluse” sono proprio quelle che di solito sono più tutelate, cioè le dipendenti.

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Bonus Mamme anche alle Partite IVA ma niente alle lavoratrici dipendenti: lo strano paradosso che fa arrabbiare sui social- Trading.it

Tutto parte dalla manovra del 2025, la Legge di Bilancio che ha ampiamente stravolto la gestione di differenti settori economici. Infatti, si raccolgono circa 110 provvedimenti attuativi, ma tra tutti questi, ne sono stati approvati cinque. Ecco che la lista si complica, perché tredici sono in ritardo, dato che dovevano entrare in azione entro il 31 gennaio, e non solo. Perché il tanto atteso bonus mamme lascia senza parole questa categoria, tra le più discriminate.

Inutile negare, le donne che lavorano sono sempre meno degli uomini, e sono in difficoltà. La percentuale di precarie è maggiore rispetto i precari, nonostante la disoccupazione sia un problema cronicizzato in Italia. Così, si cerca in tutti i modi di sbloccare la misura, e tra le ultime novità si insiste su un dettaglio non da poco. Ma cos’è successo che sta facendo tanto contestare?

Che ancora una volta, per alcune, si stia consumando un’ingiustizia vera e propria a danno delle mamme dipendenti. Per una volta si favoriscono quell con partite iva, ma come?

Confermato il bonus mamme anche alle partite iva, gestione della misura

Capire come gestire la misura è essenziale, anche perché dei provvedimenti da attuare ne restano 105. Come se non bastasse, ci sono due chicche interessanti che provengono una dall’ADE, sigla che indica l’Agenzia delle Entrate, e la terza novità appagante è proprio la questione del bonus mamme. Ma c’è un tranello, quello che origina la contestazione.

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Confermato il bonus mamme anche alle partite iva, gestione della misura- Trading.it

Dall’ADE giungono due novità allettanti. La prima, quella che concerne i provvedimenti sulle entrate dei crediti d’imposta per la ZES unica. La seconda, riguarda l’intervento con criteri per la spending review degli enti territoriali, ma specificatamente alla Regioni Sicilia e Sardegna. Queste modifiche avranno il loro peso in termini di risparmio di risorse. Dal contesto nazionale in questione si passa alla specifica del bonus mamme.

Tornando alla novità, il Governo insiste sulla conferma di un parziale esonero contributivo, tutto entro il limite di 300 milioni di euro l’anno. Si tratta di uno sgravio fiscale che comporta agevolazioni in relazione ai figli a carico. La misura è valida per tutto il 2025, e bisogna avere almeno 2 figli a carico.

Quindi, alla fin dei conti, in termini di burocrazia ed economica, solo in poche otterranno i benefici delle misura. Lasciando così la stragrande maggioranza di donne in piena difficoltà.

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