Bonus mamma anche alle precarie: la nuova sentenza cambia le cose

L’aiuto fondamentale per le donne esteso. Con la nuova sentenza, il Bonus mamma può essere erogato anche alle precarie

Il bonus mamme è un’interessante misura che viene riconosciuta alle donne lavoratrici con figli. Nello specifico si tratta di uno sgravio contributivo totale che aiuta i percettori ad avere un minor peso fiscale.

Mani
Bonus mamma anche alle precarie – Trading.it

Anche per il prossimo anno, quindi, le donne saranno esonerate dal pagamento dei contributi previdenziali, i quali pesano dal 9,19% della retribuzione imponibile, per un massimo di 3.000 euro all’anno. Ma una recente sentenza ha portato ulteriori buone notizie, in quanto il bonus mamma può essere erogato anche alle precarie. Vediamo di cosa si tratta.

Anche le precarie riceveranno il bonus mamma

La misura economica riconosciuta come “bonus mamme” sarà valida fino al 31 dicembre del 2026 a tutte quelle mamme che hanno almeno 3 figli o fino a quando il figlio più piccolo compirà 18 anni, se questo avviene prima del 2026 e a prescindere dal reddito percepito. Il beneficio fiscale è rivolto alle donne lavoratrici dipendenti pubbliche o private con un contratto a tempo indeterminato, anche part time, oppure assunte con contratti di somministrazione a tempo indeterminato o di apprendistato. Ma una recente sentenza ha dimostrato che il bonus mamma può essere erogato anche alle donne precarie.

Docente
Anche le precarie riceveranno il bonus mamma – Trading.it

Si tratta di una recente sentenza emessa dal Tribunale di Lodi, la quale ha esteso la possibilità di usufruire del beneficio del bonus mamma anche alle docenti precarie. Per la sentenza è infatti discriminatorio riconoscere tale misura solo alle donne lavoratrici dipendenti con contratto a termine. Il principio alla base di questa sentenza è quello di non discriminazione tra lavoratori a tempo e lavoratori stabili della direttiva Ue 1999/70/Ce. Si tratta di una sentenza giudicata “storica” da Marcello Pacifici, il presidente del sindacato Anief. Secondo Pacifici è un ulteriore passo verso la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo e avrà delle conseguenze positive per tutte le lavoratrici precarie della scuola.

Questa nuova sentenza, infatti, potrebbe avere delle ripercussioni importanti anche per tutte le altre lavoratrici precarie che lavorano in altri settori diversi da quello della scuola. Con questa importante tendenza, infatti, si è creato un precedente che potrebbe portare ad un allargamento del bonus anche alle altre lavoratrici precarie, in modo da rispettare il principio della non discriminazione. Sarà quindi importante capire quali saranno i prossimi passi per poter arrivare ad una estensione massima del bonus mamme a tutte le lavoratrici precarie.

Gestione cookie