Ancora bonus in arrivo per gli italiani, stavolta ci pensa l’Inps ad incuriosire i cittadini con una nuova iniziativa sociale.
In tempo di crisi le mosse dello Stato tendono a concretizzarsi cosi come è successo nei mesi precedenti attraverso operazioni che vanno a toccare direttamente i bilanci delle famiglie italiane su vasta scala. Nei mesi scorsi, quelli immediatamente successivi all’inizio della pandemia abbiamo potuto osservare le varie operazioni messe in atto dai Governi che hanno gestito l’emergenza. Piccoli aiuti che in qualche modo hanno avuto il compito di rimettere in sesto, in alcuni casi sia l’ambito commerciale del nostro paese che quello relativo esclusivamente alle tasche dei cittadini.
Abbiamo quindi assistito alla distribuzione di sussidi, in alcuni casi anche bizzarri secondo alcuni, che hanno fatto in modo che gli italiani spendessero, che le aziende producessero e che i rivenditori portassero anch’essi a casa un degno risultato. Un disegno non del tutto irrilevante e per niente inefficace. Oggi, con la pandemia non ancora domata del tutto, lo Stato torna a sostenere i suoi cittadini con modalità diverse dalle precedenti in alcuni casi. L’ultima novità riguarda per l’appunto l’Inps.
L’ennesimo incentivo all’occupazione insomma, da poche settimane attivo con il fine di favorire una dinamica porti a nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, nel momento in cui questi escono dal circuito del sussidio di disoccupazione. Introdotto dal decreto sostegni bis, divenuto legge, ha consentito l’elargizione di agevolazioni in merito al contratto di rioccupazione per quanti provenienti da uno stato accertato dagli organi competenti di disoccupazioni, rientrano nel circuito lavorativo a tutti gli effetti.
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Il bonus a cui si fa riferimento può arrivare al massimo a 6mila euro l’anno, erogati mensilmente per un massimo di sei mesi. Valore di ogni accredito mensile massimo sarà di 500 euro. Parliamo di un aiuto erogato attraverso sconti del 100% sulla contribuzione previdenziale che generalmente è a carico del datore di lavoro. Una spinta verso nuove assunzioni, insomma. Il tutto concretizzato attraverso un progetto di inserimento formalizzato tra dipendente e datore di lavoro, sottoscritto dei due e dato alla luce per improntare una nuova dinamica che porti ad un fruttuoso e funzionale rapporto di lavoro.
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