Con il Bonus lavoratori da 900 euro si ha finalmente una meravigliosa notizia. Ma attenzione, perché anche se non serve fare domanda e può sembrare semplice ottenerlo, in realtà perderlo… è un attimo!
Il bonus da 900 euro per i lavoratori è una grossa occasione di questi tempi. Perdita del potere d’acquisto, nessuna garanzia di risparmio, e nessuna, nessuna prospettiva di crescita economica: l‘Italia è allo sbando? Qualcuno deve pur dirlo. Ma la mano salvifica del Welfare State promuove ancora una volta questa misura. Attenzione però, perderla o sbagliare, è facilissimo.
![lavoratrice esulta per bonus lavoratori su sfondo e focus monete euro](https://www.trading.it/wp-content/uploads/2025/02/Bonus-lavoratori-da-900-euro-11-02-2025-Trading.it_.jpg)
Il Welfare State è l’indirizzo politico perseguito dal Paese. Quello che mira ad un progresso e ad un miglioramento della qualità dello stile di vita dei cittadini, peccato che l’inflazione stia diventando sempre più pericolosa, e le stesse prospettive future, non paiono in alcun modo soddisfacenti. Anche perché tornare al vissuto “pre-Covid” è praticamente impossibile. I lavoratori devono faticare il doppio, se non il triplo, per avere ciò che possedevano o facevano in precedenza.
Di conseguenza, ecco che il bonus da 900 euro per i lavoratori pare essere una manna dal cielo. Ma di quali lavoratori si tratta? Perché seppur non serva fare domanda, sembra necessario rispettare una serie di requisiti alquanto rigidi. Si tratta di una misura di sostegno di valenza storica, perché trae le sue origini nel 2014, ma è stato nel 2020 che ha subito le più ampie modifiche. Oggi come si mette la situazione dati i numerosi cambiamenti sul fronte sociale ed economico?
Questa misura è salvifica, ma attenzione, perché potrebbero esserci errori e non erogata. Ma c’è un modo per risolvere.
Come ottenere il Bonus lavoratori da 900 euro senza fare errori
L’obiettivo è quella di estendere ad un’ampia fetta di destinatari la misura, ma l’intento risulta fattibile oppure si tratta di una mera utopia? La ratio del bonus è quella di sostenere le famiglie che vivono fragilità sul piano economico sociale, specie di questi tempi. Infatti, se nel 2014 erano stati fissati 80 euro, tra una modifica e l’altra, nel 2020 si è giunti a 1200 euro. Ma per quali nuclei?
![banconote e monete euro con scritta bonus lavoratori](https://www.trading.it/wp-content/uploads/2025/02/per-chi-Bonus-lavoratori-da-900-euro-11-02-2025-Trading.it_.jpg)
Ed è qui che casca l’asino, perché la domanda potrebbe sorgere spontanea: ma il bonus non dovrebbe andare a chi un lavoro non ce l’ha? Diciamo che il quesito non ha tutti i torti. Chi non ha un’occupazione è chiaramente messo peggio, ma quando si parla di “lavoratori”, è bene chiarire che i destinatari sono diversi. Innanzitutto, bisogna rispettare un range di reddito annuo, e poi seguono diverse categorie con i loro requisiti.
Possono attingere lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro o con cassa integrazione, ma anche stagisti e tirocinanti, purché si rispettino i limiti di reddito. Ancora anche i lavoratori a progetto come i collaboratori con contratti continuativi, chi si occupa di lavori socialmente utili, ma anche disoccupati sottoposti a regime di NASPI o DIS-COLL. Infine, anche chi è in congedo di maternità e paternità, ma attenzione perché ci sono i grandi esclusi.
Chi sono? Non solo chi supera il range di reddito.
Contrastare le lenta burocrazia, ma a che prezzo? Non certo per far perdere i lavoratori!
Non bisogna commettere errori, anche perché un’altra ragione che determina questo bonus, è proprio lo snellire le procedure burocratiche. Oltre a non rientrarvi chi non rispetta il range di reddito, ci sono anche i lavoratori autonomi con partita IVA, e i non residenti in Italia. Quindi, la territorialità e il fatto di essere comunque dipendenti, condizionano la disciplina. Ultimi dettagli sul reddito e come ottenerlo.
![banconote 50 euro in busta](https://www.trading.it/wp-content/uploads/2025/02/quando-Bonus-lavoratori-da-900-euro-11-02-2025-Trading.it_.jpg)
La misura è nota anche come Bonus Renzi ed è un’agevolazione fiscale per dipendenti con un reddito tra i 12 mila e i 28 mila euro, chi lo supera non può ottenerlo. I requisiti seppur appaiono rigidissimi, hanno una loro logica. Appunto, seguono la ragione di tutelare chi è in difficoltà economica, e queste categorie non dovrebbero.
Ovviamente, l’importo totale non è uguale per tutti, cambia in relazione al reddito annuo. Ci sono 100 euro al mese, circa 1200 euro l’anno con importo decrescente per quelli compresi tra 15 mila e 28 mila euro. Per ogni somma guadagnata, il totale del bonus diminuisce progressivamente in maniera proporzionale.
Anche qui, la logica è cercare di aiutare il più possibile chi ha redditi bassi. Come già detto, non bisogna fare la domanda, ma il bonus è accreditato automaticamente dal datore di lavoro in busta paga, in modo da rendere meno complessa la burocrazia, oltre che più rapida.
Attenzione però, perché potrebbe capitare di non veder erogata la misura, allora bisogna farvi richiesta con la dichiarazione dei redditi annuale, compilando il 730. Consultare un consulente fiscale o informarsi con il proprio datore di lavoro è una mossa furba e di tutela dei propri interessi.