Bonus INPS da 800 euro: domande aperte ma occhio alla scadenza

800 euro, si avvicina la scadenza per la richiesta del bonus Inps: ecco fino a quando sarà possibile fare domanda, cosa sapere.

In un contesto economico come quello nostrano, in cui sono molti i cittadini che faticano ad arrivare a fine mese, ogni agevolazione o sostegno messo a disposizione dal Governo dev’essere colto al volto. Non a caso le varie misure che si sono succedute in questi mesi hanno visto una vera e propria corsa all’ottenimento. Essere sempre informati è essenziale per non rischiare di perdere benefici e simili di cui potremmo aver diritto. Questo è il caso di un bonus INPS da 800 euro per il quale c’è ancora possibilità di fare domanda: cosa sapere nel dettaglio?

Bonus INPS 800 euro scadenza
Si avvicina la scadenza per le domande del bonus Inps da 800 euro (trading.it)

I sostegni economici pensati dal Governo italiano per i cittadini sono vari e abbracciano campi differenti. Dalle famiglie ai lavoratori, pare si stia cercando di alleggerire la posizione complessa nella quale molti si sono ritrovati negli ultimi anni e, purtroppo, ancora si trovano. Ecco perché è un peccato farsi sfuggire alcune indennità solo per una mancata informazione a riguardo. Vediamo, nel dettaglio, chi riguarda la misura ormai prossima alla scadenza per le domande.

La scadenza si avvicina: chi può richiedere il bonus INPS da 800 euro

La misura di concentra, stavolta, sui lavoratori autonomi che sono titolari di Partita Iva. Una fascia di popolazione che, forse troppo spesso, non viene considerata quanto dovrebbe. L’indennità, che prende il nome di “ISCRO 2024”, può essere richiesta fino al 31 di Ottobre dell’anno corrente. Attenzione, però: come molte misure, questa è riservata a coloro che rispondono a dei requisiti precisi. Ecco quali sono nel dettaglio.

Bonus 800 euro
A chi spetta il bonus da 800 euro (trading.it)

Per avere accesso all’ISCRO è necessario non percepire alcuna forma di pensione o essere iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria. Il diretto interessato, inoltre, non deve essere percettore di NASPI, DIS-COLL e simili, ma anche non ricevere compensi per eventuali cariche elettive o politiche.  Ancora, fondamentale è avere un reddito, derivato dal proprio lavoro autonomo, che nell’anno precedente alla presentazione della domanda risulti minore del 70% della media dei due anni che precedono lo stesso.

E, al contempo, nell’anno che precede quello di presentazione della domanda non aver superato un reddito di 12 mila euro. Infine, ma non per importanza, risultare in regola con i contributi e dimostrare una Partita Iva che sia ancora attiva. Per quanto riguarda le cifre, pare si vada da un minimo di 250 ad un massimo di 800 euro al mese. Tale sostegno avrà la durata di sei mesi.

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