Bonus IMU se ristrutturi: adesso tutti aderiscono velocemente “da pazzi non farlo”

Benefici da non perdere, con il bonus IMU se ristrutturi la tua abitazione… ringiovanisce senza svuotarti le tasche!

Il Bonus IMU è uno dei più grandi vantaggi del momento, specie se ristrutturi, ma vale a prescindere da tutto? È bene fare un piccolo recap della normativa con gli aggiornamenti del caso, perché niente è come prima, ma molte delle novità possono essere a vantaggio del singolo. Cosa e quanto è previsto?

bonus monete euro focus IMU e sfondo casa con operai che ristrutturano
Bonus IMU se ristrutturi: adesso tutti aderiscono velocemente “da pazzi non farlo”- Trading.it

È stata la Corte di Giustizia Tributaria del Lazio a stabilire la novità riguardante le ristrutturazioni radicali. Per cui l’IMU deve essere calcolata in relazione a dei dati specifici, non sulla rendita catastale. Questo chiarisce gli obblighi fiscali ai quali i contribuenti devono fare fronte, ma allora quali sono i criteri?

La decisione tratta il tema della tassazione di immobili che in toto devono essere ristrutturati. È la sentenza n. 550 che conferma la novità, la cui ragione d’esistere è data dal fatto che si cerca di andare a favore, quanto più possibile, del cittadino che ha deciso di ristrutturare. Perché a questi non conviene pagare sulla rendita dato che quando attua grandi lavori di ristrutturazione nella casa non ci vive, quindi il valore del terreno non combacia con quello posto nella rendita catastale.

Buone nuove dal bonus IMU se ristrutturi: chi può farne domanda?

Si evince che se c’è una trasformazione importante, la quale appare migliore anche perché permetterebbe di delineare gli obblighi fiscali in maniera più chiara, evitando interpretazioni scorrette sul calcolo dell’imposta. Il colpo di scena è alla fine però, perché nonostante le news, si conferma la normativa vigente.

progetto ristrutturazione
Buone nuove dal bonus IMU se ristrutturi: chi può farne domanda?- Trading.it

La base da pagare si calcolerebbe sul terreno, “area di sedime”, non sulla rendita. Perché come già accennato, l’edificio non è abitabile, e l’IMU non può essere calcolata su una situazione preesistente nella rendita catastale. Il Comune ha rigettato ciò, ribadendo che il cittadino doveva aggiornare la situazione fiscale al fine del pagamento su catasto, ma la Corte Tributaria di Secondo Grado ha respinto l’impugnazione, confermando che la decisione è quella di pagare in base all’area.

Come si conclude la vicenda? Che alla fin dei conti, nonostante gli aggiornamenti, si conferma la normativa vigente. Tutto è sorto quando il Comune di Roma ha chiesto il pagamento dell’IMU a un costo maggiore rispetto a quanto il contribuente avesse dichiarato. Quest’ultimo, ritenendo la rendita catastale inapplicabile, ha ritenuto che il principio da far valere, dovesse essere quello del pagamento in relazione all’area edificabile.

Come si può avere questo esito? Presentando la documentazione tecnica ed amministrativa che conferma interventi di ristrutturazione importanti, i quali rendono inappropriato l’uso della rendita catastale per calcolare l’IMU.

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