Ottenere il bonus idrico non è complesso, ma bisogna averne requisiti e fare attenzione alle entrate extra che si possono percepire.
Si tratta di un sostegno al reddito importante, perché bisogna evidenziare che le famiglie da sole, non ce la fanno più. Con il bonus idrico promosso a livello nazionale si ottiene un aiuto fondamentale nel pagamento delle utenze, ma bisogna conoscerne la portata. Automatico sì, però bisogna rispettare le seguenti indicazioni a livello locale, queste fanno la differenza.

È un bonus gestito dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, siglata ARERA. Erogato in automatico a chi ha ISEE sotto i 9530 euro, e sotto la soglia di 20 mila euro per chi ha a carico almeno 4 figli. Ciò dopo aver inoltrato la DSU al fine di ottenere la fotografia economico-fiscale familiare, appunto l’ISEE.
Di natura nazionale, non serve inviare alcuna domanda, basta riconoscere se si rientra nei parametri sopra indicati, ed essere sotto contratto di fornitura idrica attivo. Infatti, il bonus idrico dovrebbe comparire direttamente in bolletta, ma non è solo questo.
Perché seppur si tratti di una misura nazionale, a livello locale ci sono approcci differenti. Ad esempio, a Grosseto e altri Comuni e Regioni, hanno stanziato bonus “integrativi” per dare un ulteriore mano d’aiuto alle fasce che presentano fragilità.
Quindi, c’è molto di più da ottenere: non solo il bonus nazionale, si aggiunge anche quello locale! Per ottimizzare entrate aggiuntive, bisogna vedere se si hanno altri requisiti, per poi inoltrare la richiesta a livello locale.
Non c’è solo la scadenza del 16 maggio, bisogna guardare bene nel proprio territorio di riferimento, altrimenti si perde tutto.
Come ottenere il bonus idrico: ricerca territoriale per ottimizzare i benefici
Principale fonte di notizie sono i siti web del Comune di residenza, dicono come vengono gestiti questi bonus integrativi territoriali. Le sezioni nominate: “Servizi Sociali”, “Famiglia e Sociale”, o “Tributi”, presentano bandi con le informazioni del caso. Anche le Regioni possono attivarsi con sostegni al reddito in più, ma cosa fare per ottenerli? Soprattutto quali requisiti?

Ci sono gli Uffici dei Servizi sociali del Comune di residenza che possono dare le informazioni che servono. In alcune Regioni ci sono proprio sportelli Informa Famiglie. Senza dimenticare CAF e patronati che si occupano di assistenza fiscale.
Se però si vuole fare la ricerca dei requisiti e delle modalità in autonomia, basta cercare online mediante parole chiave. Ad esempio scrivere “Bonus idrico” e aggiungere il Nome del Comune/Regione, è la prima mossa. Ancora proseguire con “agevolazioni tariffa bonus idrico Comune/Regione”, e così via.
Da qui, leggere il bando e verificare le scadenze, luogo per luogo, perché ogni bonus idrico territoriale ha i suoi requisiti. Le modalità anche variano, per questo bisogna fare bene la ricerca delineata finora, perché è nei bandi che c’è scritto cosa fare.
Non tutti i bonus sono gestiti come a Grosseto, che oltre a quello nazionale ne concede di integrativi. Per controllare bisogna fare una ricerca a livello nazionale mediante i requisiti ISEE, e una seconda in relazione ai bonus integrativi del proprio Comune/Regione, se ci sono.