Al via a settembre il bonus idrico, una misura di sostegno per italiani in difficoltà: ma chi può averlo, come funziona e dove, i dettagli
Occhio alla nuova misura di sostegno, il bonus idrico, per italiani che versano in una situazione di difficoltà: ma in quale luogo, come averlo e quali requisiti rispettare. Questi ed altri aspetti a seguire.
La misura in questione è il bonus sociale idrico Aqp, che già da settembre rappresenta un aiuto tangibile, concreto ed importante per coloro che si trovano in una condizione difficile dal punto di vista economico. Sono tanti e diversi infatti gli interventi che sono arrivati nel corso del tempo da parte del Governo, ma in questo caso, rispetto alla misura in questione, si parla della Regione Puglia.
È proprio questa la Regione che si fa pioniera rispetto a tale sostegno, spiega nell’approfondimento Blowing Post, si inizia da questo mese, dunque da settembre, con la misura già attivata dalla Puglia al fine di sostenere in merito al pagamento delle utenze legate all’acqua.
Si tratta dunque di un importante contributo in merito al pagamento della fattura e a beneficiarne sono i cittadini residenti in Puglia, i quali hanno un reddito basso e versano in una situazione di disagio economico. Proprio quello del reddito, basso, è uno dei requisiti da tener presente e da rispettare.
Ecco a seguire altri dettagli in merito.
C’è sempre grande attenzione ed interesse quando a vario livello si affrontano temi che hanno a che fare con aspetti economici, come ad esempio i bonus, e si pensi ad esempio al bonus 200 euro partite iva cosa inserire nella domanda e gli errori da evitare.
Tornando invece al bonus sociale idrico Aqp – Regione Puglia, i nuclei beneficiari che vorranno riverto dovranno occuparsi della presentazione di un ISEE il cui valore non sia maggiore di €8.265,00 l’anno. Oppure 20mila€ con quattro figli a carico. Anche percettori del RdC oppure PdC.
Al fine della richiesta di tale misura, spiega Blowing Post, non si prevede una domanda da compilare, e chi ne ha diritto sono coloro che risiedono in Puglia. Con reddito basso e/o quattro figli a carico. Per quanto attiene l’erogazione e i modi mediante ciò avviene, vi sono delle differenze. Varia infatti in base all’utenza diretta oppure indiretta.
Coloro infatti che hanno la bolletta intestata avranno sconto in fattura. Di modo che il costo della stessa cali e si abbassi. Differentemente invece, chi non ha l’intestazione per quanto attiene la bolletta, avrà modo di percepire un contributo in denaro. La cui richiesta avverrà presso Poste Italiane.
Al fine dell’ottenimento di tali importi, occorrerà la presentazione del cod.fiscale e del documento di identità allo sportello. Insieme alla lettera avuta. Si tratta – si legge ancora su Blowing Post – di una misura che arriva automaticamente in seguito alla presentazione dell’ISEE ad INPS. Con dati comunicati all’acquedotto e con il procedimento che poi via via procede.
Viene spiegato che si può far riferimento in modo generalizzato e non specifico per quanto attiene la questione importi, questi dovrebbero oscillare da 81€ a 93€ circa. Questi alcuni dettagli generali. Ad ogni modo è bene ed opportuno informarsi ed approfondire temi ed elementi. Per chiarire eventuali dubbi ed al fine di poterne saper di più.
Qui, sul portale di Acquedotto Pugliese, alcuni ed ulteriori dettagli sul tema.
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