Il bonus idrico fino a 1.000 euro pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma bisogna fare attenzione al click day, il MITE ha pubblicato le FAQ.
Il decreto del Ministero della transizione ecologia contenente il “bonus idrico fino a 1.000 euro” è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 254 del 23 ottobre 2021. Il bonus è destinato alle persone fisiche con l’obiettivo di operare azioni di risparmio delle risorse e limitare gli sprechi di acqua. Per raggiungere questi obiettivi, nasce il bonus idrico che permette alle famiglie di sostituire, compresa posa in opera e fornitura, i rubinetti, sanitari e gli apparecchi di scarico, soffioni doccia e colonne doccia che limitano il flusso d’acqua.
Il bonus idrico previsto dalla Legge di Bilancio 2021, ai comma 61 e 65, finalmente è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il MITE specifica chi sono i beneficiari e a quali criteri fare attenzione per poter ottenere il beneficio. Inoltre, chiarisce come inviare la domanda in via telematica, attraverso il click day, che sarà utile fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Ricordiamo che per questa misura sono stanziati circa 20 milioni di euro.
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Il MITE individua come beneficiari le persone fisiche maggiorenni, che risiedono in Italia che sono titolari di diritto reale o di godimento di immobili. Gli immobili devono essere già registrati all’atto della presentazione della domanda. Il bonus si può attivare su edifici esistenti, su parti di essi o su singole unità immobiliari.
La domanda si può effettuare una sola volta per un solo titolare o cointestatario del diritto reale o godimento. In quest’ultimo caso è possibile presentare domanda del bonus solo su avvenuta comunicazione al comproprietario o titolare dell’immobile che indichi la volontà di voler fruire del bonus idrico. Questa comunicazione dovrà essere allegata alla domanda da inviare online sulla piattaforma dedicata.
Gli interventi ammessi sono la fornitura e posa in opera di sanitari vasi in ceramica con volume massimo di scarico inferiore o uguale a sei litri. Inoltre, sono compresi i sistemi di scarico e le opere idrauliche e murarie, con la dismissione dei sanitari e sistemi precedenti.
Poi, la fornitura ed installazione dei miscelatori e rubinetti per miscelatori e bagno. Inoltre, sono compresi i dispositivi che regolano il flusso di acqua con portata inferiore o uguale a sei litri. Inclusi anche, i soffioni doccia e le colonne doccia, la portata di acqua deve essere inferiore o uguale a nove litri al minuto. Tutte le opere connesse alla sostituzione rientrano nel tetto di spesa di 1.000 euro, sostenute dal primo gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2021.
Per ottenere il bonus idrico, bisogna registrarsi sull’apposita piattaforma del MITE, denominata “Piattaforma bonus idrico”. Al momento è ancora chiusa, bisogna attendere che il MITE dia il via alle iscrizioni e inoltro domande. Per accedere al sistema, bisogna iscriversi con SPID o Carta di Identità Elettronica (CIE). Alla domanda bisognerà allegare copia della fattura o documento commerciale (ex scontrino fiscale) dell’acquisto. Il beneficiario all’atto della registrazione deve indicare tutti i dati anagrafici, l’imposto speso per il quale chiede il rimborso e la tipologia e quantità degli interventi effettuati. Inoltre, bisogna indicare anche i dati catastali dell’immobile in cui si sono eseguiti i lavori. Infine, bisogna indicare il codice IBAN che corrisponde alle coordinate del conto corrente bancario o postale, sui cui l’ente deve accreditare il rimborso.
Come sopra descritto, bisognerà allegare anche copia del richiedente dell’avvenuta comunicazione al proprietario o cointestatario.
Bisogna fare molta attenzione per non perdere i benefici, perché il bonus idrico non è cumulabile con il bonus ristrutturazione o altri bonus che permettono agevolazioni fiscali sulla casa, usufruiti per la stessa tipologia di interventi. Il MITE per aiutare i contribuenti a capire come funziona questo bonus idrico 2021 ha pubblicato le FAQ, che mettono in risalto e riassumono tutte i contenuti e i limiti di questa misura. Sulla piattaforma sono disponibili una serie di domande e risposte utili al disbrigo della pratica senza incorrere in errore.
Il rimborso non è concesso quando la domanda risulta errata nella compilazione oppure, incompleta di allegati o informazioni. Oppure, a seguito di controlli i dati dichiarati presentano delle irregolarità. Infine, le domande sono evase fino ad esaurimento delle risorse stanziate.
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