Come funzionerebbe il bonus giovani con la patrimoniale per i plurimilionari: la proposta legata alla dote ai 18enni avanzata dal PD
In ottica elezioni e voto del 25 settembre, come funzionerebbe il bonus giovani legato alla patrimoniale per i plurimilionari: dettagli circa la proposta dote ai 18enni arrivata dal Partito Democratico. Particolari a seguire.
Spesso si torna a parlare di patrimoniale, con i vari punti di vista al riguardo da parte dei vari partiti e dalla diverse posizioni politiche. Quello che si sta vivendo è un momento particolare dal punto di vista politico, poiché come noto ci si trova in campagna elettorale, quando oramai non manca più molto tempo alle elezioni politiche. Il cui voto avrà luogo il giorno 25 settembre.
Tra le varie proposte sui diversi temi, in auge, come spiega Proiezionidiborsa.it, è ritornata anche la patrimoniale, in rapporto ad una proposta che è stata avanzata dal Partito Democratico. Si tratta di una ipotesi di tassazione che riguarderebbe soltanto le grandi ricchezze. E andrebbe ad agevolare i più giovani.
Ma ecco nel dettaglio come funzionerebbe e alcuni elementi in merito.
Bonus giovani dote ai 18enni e patrimoniale per i plurimilionari: come funziona la proposta
Tiene dunque banco il tema elezioni e le varie proposte che si succedono sui diversi ambiti di interesse per i cittadini: si pensi ad esempio a come può cambiare il Reddito di Cittadinanza dopo le elezioni e il voto, le varie proposte.
Tornando invece al tema in oggetto, come detto approfondito da Proiezionidiborsa.it la proposta del PD si lega a tasse le grandi ricchezze. Al fine di agevolare i giovani. Nel dettaglio, per reperire le risorse da destinare ad un bonus giovani, una dote ai diciottenni di 10mila€.
Come si legge su Today.it, la proposta riguarda l’istituzione di un Fondo per i 18enni mediante una “patrimoniale per i plurimilionari”. L’incentivo sarebbe da finanziare. mediante l’aumento delle tasse di successione. Circa i patrimoni dei soggetti ‘super ricchi’.
È una proposta che è apparsa già nel 2021 in un documento. Che fu presentato dal Partito Democratico. Dove vi era anche l’ipotesi circa l’istituzione di una “dote di autonomia” da 10mila€. Da destinare ai diciottenni i quali provenivano da famiglie con reddito basso e medio. E col vincolo circa il finanziamento di spese legate a formazione. Ed istruzione. Così come lavoro e imprenditorialità. E ancora casa, e alloggio.
Si legge che il segretario del Partito Democratico Letta, ora, non ha fatto menzione dei 10mila€ ma vi è stata la conferma circa l’intenzione di riproporre la dote. E, al riguardo, ha spiegato che sarà finanziata mediante “la tassa di successione per i patrimoni plurimilionari“. Dal momento che è “giusto”- ha affermato Letta – che “uno che ha un patrimonio così lasci qualcosa alla società”.
Nel momento in cui viene ridato ai giovani precari. Tale, è il senso di “generazioni che si aiutano“, aveva spiegato il segretario del Partito Democratico.
Dunque, la proposta legata alla patrimoniale si lega al principio di progressività. Ovvero che chi ha di più deve dare di più. Proiezionidiborsa.it, in merito ad una eventuale vittoria del Csx alle elezioni, quindi un governo, spiega che non arriverebbero soltanto tasse. Dal momento che, tra le altre cose, il PD nel proprio programma elettorale menziona una mensilità in più di stipendio. Per i lavoratori. Per contrastare i rincari.