Bonus Figli: elenco delle spese di cui puoi chiedere il rimborso

Se sei un neogenitore e stai affrontando le fatiche e le spese legate a un bebè, ecco di quali rimborsi hai diritto. Non farteli sfuggire

Diventare genitore comporta una responsabilità, una gioia ed uno stravolgimento unici al mondo, che solo chi ha vissuto può capire. Da un giorno all’altro, infatti, ci si trova ad avere tra le braccia un bebè che dipende in tutto e per tutto dai suoi genitori: così come lui, crescendo, impara tutto ciò che serve e diventa sempre più autonomo, anche la sua mamma e il suo papà imparano ad incarnare questi ruoli con il tempo, giorno dopo giorno.

Spese per i figli di cui si può chiedere il rimborso
Spese per i figli di cui si può chiedere il rimborso: i bonus bebè da non perdere (trading.it)

Quando la famiglia si allarga, un aspetto piuttosto materiale ma fondamentale da tenere in considerazione è quello delle spese. Al momento dell’arrivo di un bebè, infatti, è necessario che la casa sia preparata e che quindi sia fornita di lettino, fasciatoio e carrozzina, nonché pannolini e tutto ciò che serve per la quotidianità. Per sostenere i neo-genitori in questa missione, esiste un bonus bebè molto importante: non ce lo si può lasciare sfuggire.

In cosa consiste il bonus bebè

In sede di compilazione del modello 730, i genitori possono richiedere ed ottenere il rimborso o la detrazione per diverse spese sostenute per i figli a carico. Innanzitutto, si considerano famigliari fiscalmente a carico quei membri del nucleo famigliare che, nell’anno oggetto di dichiarazione dei redditi, hanno un reddito uguale o inferiore a 2840,51 euro al lordo degli oneri deducibili. Nel caso dei figli, poi, li si considera a carico se hanno un’età non superiore a 24 anni e un reddito uguale o inferiore a 4mila euro.

Spese per i figli di cui si può chiedere il rimborso
Spese per i figli di cui si può chiedere il rimborso: i bonus bebè da non perdere (trading.it)

Per ogni figlio di età pari o superiore a 21 anni, compresi quelli adottivi o affidati, sono previste detrazioni fino a 950 euro per ciascun figlio. Si tratta però di un importo solo teorico: la reale somma, infatti, dipende in tutto e per tutto dal reddito del genitore che ha il figlio a carico; la formula per calcolarlo, infatti, è: 95 x (95.000 – reddito complessivo) / 95.000. Nel caso in cui più figli abbiano diritto alla detrazione, al denominatore di 95.000 si aggiunge 15.000 per ogni figlio.

Nel caso di genitori legalmente separati, la detrazione spetta al 100% al genitore affidatario o, in caso di affidamento congiunto, va al 50% ad uno e al 50% all’altro. I genitori, però, possono di comune accordo decidere di attribuire la somma in toto al genitore che ha il reddito più elevato.

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