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Economia e Finanza

Bonus figli disabili fino a 6.000 euro l’anno: i casi in cui si perde

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Il bonus disabili permette di ottenere fino ad un massimo di 6.000 euro l’anno per tre anni. Ci sono casi in cui è sospeso o decade, analizziamo quali sono. 

Bonus figli disabili fino a 6.000 euro l’anno: i casi in cui si perde

L’importo del bonus figli disabili parte da un valore da 150 euro per ogni figlio, fino ad un massimo di 500 euro, l’assegno è erogato mensilmente. Questo valore non confluisce alla formazione del reddito, quindi, non è soggetto a tassazione. Inoltre, possono percepire il bonus anche coloro che sono titolari del reddito di cittadinanza. Per accedere alla misura è richiesto un ISEE basso e si considerano i figli in base alla priorità: non autosufficienti, con handicap grave, con handicap medio.

Bonus figli disabili fino a 6.000 euro l’anno: i casi in cui si perde

Possono presentare domanda all’INPS, i genitori che presentano le seguenti situazioni: figlio con disabilità di almeno i l60% (sia minorenne che maggiorenne), sia disoccupato o monoreddito. Legge 104: bonus figli fino a 500 euro al mese, ecco come fare domanda

In riferimento alla situazione reddituale, il valore dell’ISEE in corso di validità non deve essere superiore a 3.000 euro. Inoltre, il genitore deve risiedere in Italia, e deve essere disoccupato o monoreddito. Nello specifico se disoccupato, cioè privo di impiego o con un reddito di lavoro dipendente inferiore a 8.142 euro. Oppure, se lavoratore autonomo inferiore a 4.800 euro.

Invece, per monoreddito, si intende un soggetto che anche se lavora per più datori di lavora, ricavi il suo guadagno da una sola attività lavorativa.

Per nucleo familiare monoparentale si intende la famiglia costituita da un solo genitore, padre o madre con figli. Inoltre, precisiamo, che i figli devono essere a carico fiscalmente. Questo significa che i figli, fino al compimento di 24 anni, si intendono a carico fiscalmente se hanno redditi inferiore a 4.000 euro. Sopra i 24 anni, il reddito deve essere uguale o inferiore a 2.840,51 euro.

La normativa prevede anche casi in cui l’assegno è sospeso o decade. Analizziamo nello specifico quando si rischia di perdere il bonus figli disabili.

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Quando il bonus è sospeso

La normativa sul bonus disabili prevede la sospensione del benefico nel caso di ricovero del figlio disabile in struttura residenziale o case di cura di lunga degenza, che sono a carico dello Stato. Si tratta solo di sospensione nel periodo di ricovero, se poi il figlio ritorna con il genitore, il bonus sarà nuovamente erogato. Ricordiamo che ha una validità di tre anni (dal 2021 al 2023).

Quando si decade

Il bonus figli disabili non è erogato se è mancante anche di un solo requisito richiesto. Inoltre, si può rischiare la decadenza del beneficio, anche nei seguenti casi:

a) affidamento del figlio disabile a terzi;

b) quando viene meno la responsabilità genitoriale che da diritto al bonus;

c) nel caso del decesso del figlio disabile oggetto della prestazione.

Nei casi sopra esposti, il titolare della prestazione deve inviare tempestivamente comunicazione all’INPS. Il soggetto che non invia la comunicazione e continua a percepire il bonus, rischia:

a) revoca immediata del bonus figli disabili;

b) dovrà restituire quanto illegalmente percepito;

c) applicazione delle sanzioni previste dalla legge.

Angelina Tortora

Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania, ragioniera commercialista iscritta all'ordine dei Revisori Legali. Si occupa di tematiche fiscali e previdenziali. Aiuta il lettore nel disbrigo delle pratiche, dalle più semplici alle più complesse. Direttrice della testata giornalistica InformazioneOggi.it, impegnata in vari progetti editoriali e sociali. Profilo Linkedin

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