Un bonus ‘al contrario’: adesso sono i figli che restano con i genitori ad aiutare la famiglia con questo nuovo contributo economico
La società moderna è letteralmente cambiata. L’instabilità del mondo del lavoro, soprattutto per la nostra Penisola, in questi ultimi anni è peggiorata vertiginosamente. Ciò ha portato all’esasperazione un modus operandi già molto famoso nel mondo, di noi italiani. Il rimanere in famiglia, anche in età adulta, il non andare a vivere soli, se un tempo era un sintomo di un legame affettivo molto profondo dipendente da un valore familiare che dura ancora molto nel sud Italia ora non è più così.
Ad oggi le dinamiche sono diverse. I giovani rimangono nelle case dei genitori perché vivere soli con la media degli stipendi italiani è praticamente impossibile. Così si vive in famiglia per unire gli stipendi e fare una vita più tranquilla. L’instabilità del lavoro ha rovesciato le carte in tavola. Ad oggi così come i giovani hanno lavori instabili, anche gli adulti sono avvezzi a licenziamenti, fallimenti aziendali e aziende che non pagano.
La situazione quindi non permette più a tanti genitori di mantenere economicamente i figli, e questi ultimi finiscono per lavorare per tutti, rinunciando ad andare via. Venendo a conoscenza di queste dinamiche, il Governo ha così messo a punto un bonus che si rivolge proprio ai figli che restano a vivere con i genitori per dargli un supporto economico.
Genitori a carico dei figli: adesso lo Stato dà un ‘bonus figli’ per aiutare le famiglie
Questo fenomeno è il riflesso di un mercato del lavoro instabile, caratterizzato da frequenti perdite di impiego non più legato all’età: se sei un lavoratore junior o un lavoratore senior, purtroppo, l’incertezza è equivalente per entrambi i casi. Ma ora un genitore non lavora o percepisce un reddito non superiore a 2.840,51 euro, può essere fiscalmente a carico del figlio lavoratore.
Questo permette al figlio di beneficiare delle detrazioni nella propria dichiarazione dei redditi, e in questo modo ridurre l’IRPEF dovuta o addirittura ottenendo un rimborso. Si deve però tenere a mente che è fondamentale che il genitore e il figlio convivano per poter usufruire di queste agevolazioni.
Più che un bonus si tratta di uno sconto IRPEF che tiene conto della presenza di altre persone del nucleo familiare che usufruiscono del denaro guadagnato. Il modello 730 può quindi rivelarsi un grande risparmio per le famiglie con instabilità economica, l’importante è dichiarare che i genitori sono a carico dei figli.