Bonus Donna e Bonus Giovani: forti cifre già richiedibili, guida pratica

In arrivo delle ottime notizie per chi ne ha più bisogno. Ecco i Bonus Donna e Giovani con cifre già richiedibili

Si parla spesso delle difficoltà che i giovani hanno nel cercare di farsi largo nella società moderna e nel mondo del lavoro. Difficoltà – a volte di diversa entità – che hanno anche le donne e che necessitano quindi di un intervento da parte dello Stato per essere risolte e per colmare il gap con le altre categorie.

Bonus Donna e Bonus Giovani
Ecco le nuove agevolazioni disponibili – Trading.it

Proprio per questo sono in arrivo interessanti novità che permetteranno a molti cittadini di limare le difficoltà e di rispondere ad alcun importanti esigenze. In questo articolo, infatti, vogliamo parlarti dei Bonus Donna e Giovani che permettono di usufruire di cifre già richiedibili. Ecco come funzionano e come fare per ottenerli.

Bonus Donna e Giovani

Il Ministero dell’Agricoltura ha pubblicato il decreto che permette di ottenere gli incentivi per l’autoimprenditorialità giovanile nel settore agricolo. Sarà infatti possibile distribuire i contributi non rimborsabili, oltre alla concessione di mutui a tasso zero per il potenziamento infrastrutturale e l’aumento della produttività e della sostenibilità complessiva delle imprese agricole. Possono usufruire di queste misure le microimprese e pmi che gestiscono un’attività agricola da almeno due anni.

Bonus Donna e Giovani
Ecco quali spese potrai coprire – Trading.it

È inoltre importante che la costituzione dell’impresa non superi i sei mesi dalla data di presentazione della domanda e che la direzione sia affidata a giovani tra i 18 e i 40 anni o a donne imprenditrici agricole professionali o coltivatori diretti. Inoltre, deve essere esercitata solo l’attività agricola e la sede operativa deve essere in Italia.

Grazie a questa misura le aziende agricole potranno accedere a due tipologie di incentivi. Il primo è quello dei mutuo agevolati a tasso zero, i quali possono essere estesi fino ad un decenni. Questi non devono eccedere il 60% del totale delle spese ammissibili. La seconda tipologia è quella dei contributi non rimborsabili, i quali possono coprire il 35% delle spese. Possono usufruire di questa soluzione coloro che realizzano progetti con un investimento massimo di 1,5 milioni di euro mirato al potenziamento del rendimento sostenibile dell’azienda agricola e al miglioramento delle condizioni ambientali e del benessere animale.

Possono usufruirne anche per quei progetti di sviluppo e modernizzazione dell’agricoltura, promozione della bioeconomia circolare e per il sostegno alla conservazione della biodiversità. Tra le spese incluse nelle agevolazioni vi sono quelle per la costruzione e il potenziamento delle strutture immobiliari, gli studi di fattibilità e analisi di mercato, le opere agronomiche e l’acquisizione di macchinari e attrezzature nuove. Ma anche i costi di progettazione e consulenze e i beni pluriennali , come piattaforme cloud, software e brevetti.

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