Non tutti lo sanno ma chi ha superato i sessantacinque anni di età, ed è in pensione, può richiedere un bonus da circa quattrocento euro.
All’interno dell’articolo 38 della legge 448 del 2001 viene presentato il sostanzioso contributo destinato a quella fetta di popolazione che ha superato i sessantacinque anni di età e riceve un assegno pensionistico.
Parliamo di una sorta di bonus del valore di circa quattrocento euro, importo che ovviamente può variare a seconda della situazione economica di ognuno. Per richiederlo la procedura è abbastanza semplice, in pochi passaggi e senza troppi sforzi si può ottenere il sostegno di cui stiamo parlando.
Per quanto riguarda i requisiti da rispettare, il ‘bonus’ spetta a chi abbia compiuto sessantacinque anni e possa vantare almeno cinque anni di contributi oppure a chi ne abbia compiuti settanta con la riduzione di un anno ogni cinque di contributi – per un massimo di cinque anni. E poi ciechi civili, invalidi civili totali, sordomuti e titolari di pensione di inabilità previdenziale (ai sensi dell’art. 15 del decreto legge n. 104 del 2020), oltre ai percettori dell’Assegno sociale – in questo caso la soglia rimane fissata a settant’anni.
Maggiorazione sulla pensione con l’incremento al milione, aumenti fino a 400 euro
I requisiti per ottenere una maggiorazione del proprio assegno pensionistico non riguardano solamente le caratteristiche anagrafiche del soggetto ma anche quelle reddituali. Il richiedente infatti dovrà presentare un reddito che sia inferiore a 9.555,65 euro e, nel caso in cui sia sposato, il reddito coniugale non dovrà superare la soglia imposta di 16.502,98 euro.
L’incremento al milione, ricordiamo, è inserito all’interno dell’articolo 38 della legge 448 del 2001, che allora venne introdotta dal Governo per far sì che gli importi potessero raggiungere il valore del milione delle vecchie lire. Ogni anno viene rinnovata, con il relativo valore di riferimento ricalcolato a seconda del trattamento minimo di pensione previsto (questo è invece rivalutato a inizio anno, a gennaio).
Per quanto riguarda il 2024, l’assegno pensionistico minimo è pari a 598,61 euro con la soglia di riferimento a 735,05 euro – che corrisponde a quella dell’Assegno sociale e della pensione di invalidità. La maggiorazione su 534,41 e 333,33 euro è di 200,64 euro (2.608 euro annuali) e 401,72 euro ( 5.222,36 euro annuali). Come richiederla? In autonomia tramite la sezione dedicata all’interno del portale dell’Inps oppure tramite il supporto di professionisti quali commercialisti, Caf e patronati.