Usufruendo dei bonus climatizzatori, un gran numero di italiani sta acquistando questo elettrodomestico per contrastare il caldo delle ultime settimane.
Il Governo ha messo a disposizione, per il 2022, una serie di bonus climatizzatori. I consumatori potrebbero avere difficoltà a scegliere la soluzione adatta alle proprie esigenze. Per questo motivo abbiamo deciso di offrire una guida dettagliata, che permetta di optare per il beneficio migliore, sotto tutti i punti di vista.
Attualmente sono disponibili diversi bonus che permettono di ottenere delle importanti agevolazioni economiche sull’acquisto di climatizzatori.
Dopotutto, si tratta di un elettrodomestico che è ormai diventato indispensabile in tutte le case degli italiani. L’aumento delle temperature, che si sta verificando di anno in anno, ha reso necessario munirsi di un climatizzatore, per combattere l’afa e il caldo estivo tra le mura domestiche.
Per fortuna, per usufruire del bonus climatizzatore, non è necessario presentare l’indicatore ISEE. Tuttavia, è necessario affrettarsi, perché alcuni di questi incentivi scadranno a dicembre 2022 e non è detto che saranno prorogati.
Molto spesso si utilizzano i termini climatizzatore e condizionatore come se fossero l’uno il sinonimo dell’altro. In realtà, non è così. Il climatizzatore, infatti, è un elettrodomestico che è in grado di regolare la temperatura e il tasso di umidità all’interno di un’abitazione, mentre il condizionatore permette di riscaldare o raffreddare l’ambiente.
In ogni caso, negli ultimi anni si sta registrando un aumento della temperatura terrestre dovuta alla crescente produzione di CO2. Questo gas è un prodotto di scarto della respirazione degli esseri viventi e delle attività industriali. L’eccessiva quantità di anidride carbonica nell’atmosfera è la principale responsabile dell’innalzamento della temperatura del pianeta e dei mari.
Si tratta di un processo che è stato provocato dall’industrializzazione. In sostanza, sono oltre 3 secoli che l’essere umano inquina in maniera eccessiva il pianeta. Negli ultimi 30 anni si è cercato di cambiare il trend, ma l’industrializzazione di paesi come la Cina e l’India, vanificano qualsiasi tentativo da parte dell’Occidente di ridurre le emissioni di CO2.
Nella speranza che si possa trovare una soluzione, che metta d’accordo tutti, e si possa definitivamente dire addio ai combustibili fossili, occorre fare i conti con estati torride e desertificazione.
Per questo motivo, ora come ora, è davvero difficile rinunciare all’utilizzo dei climatizzatori.
Ad incentivare, l’acquisto di questo strumento che raffresca l’aria, ci pensano anche i bonus messi a disposizione dal Governo.
Attualmente sono attivi tre bonus climatizzatori, di cui due di più facile utilizzo anche dal punto di vista burocratico. Mentre il terzo è decisamente più complesso.
Alcuni di questi benefici rientrano all’interno di opere di ristrutturazione, altri invece possono essere goduti a prescindere dalla ristrutturazione dell’immobile.
Attualmente è possibile acquistare i climatizzatori sfruttando il bonus casa, Ecobonus e Superbonus. Ognuno di essi presenta delle peculiarità, che lo rendono più o meno conveniente in base alle esigenze del cittadino.
In ogni caso, tutti e tre i bonus scadono il 31 dicembre 2022. Bisognerà, poi, vedere con la nuova legge di bilancio e con l’elezione del nuovo esecutivo, cosa ne sarà di questi benefici.
Nel frattempo sono attivi e conviene sfruttarli prima che vengano rimossi.
In ogni caso, il bonus che offre la detrazione più alta è il Superbonus del 110%. Per beneficiare di quest’importante agevolazione economica è necessario effettuare interventi trainanti. Ci stiamo riferendo a opere edilizie volte al miglioramento della classe energetica dell’immobile. Tuttavia, la procedura che permette di accedere al Superbonus è piuttosto complessa, soprattutto dal punto di vista burocratico.
Risultano, invece, molto più accessibili il bonus casa e l’ecobonus. Si tratta di beneficiare di una detrazione pari al 50% delle spese sostenute per l’installazione di nuovi climatizzatori o condizionatori, anche senza effettuare interventi edilizi. Ciò che conta è che l’impianto abbia una pompa di calore e che sia posizionato su unità immobiliari residenziali.
La detrazione, che spetta per il bonus casa, è pari al 50% nel limite della spesa di €96.000, ma lo sconto d’imposta non supera €48.000.
Per ottenere il beneficio non è necessario sostituire i vecchi impianti già esistenti.
Per quanto, invece, riguarda l’Ecobonus questo permette di accedere ad una detrazione fiscale pari al 65% delle spese sostenute. Il beneficio può essere sfruttato per qualsiasi tipo di immobile, ma nel limite di €30.000 di spesa.
In questo caso, però, è necessario effettuare la sostituzione del vecchio impianto con uno in cui è presente una pompa di calore ad alta efficienza.
Il nuovo impianto, per il quale s’intende godere del beneficio, deve avere un coefficiente di prestazione COP/GUE e un’efficienza energetica EER che rispettino quanto stabilito dal vademecum dell’Enea.
Per ottenere la detrazione fiscale prevista dal bonus casa è necessario effettuare il pagamento tramite un bonifico parlante e inviare all’Enea, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, la comunicazione semplificata.
Per quanto, invece, riguarda la detrazione concessa dell’Ecobonus è necessario che il contribuente, oltre al bonifico parlante e alla scheda dell’intervento, occorre consegnare all’Enea, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, anche le schede tecniche delle pompe di calore installate.
L’importante differenza che contraddistingue il bonus casa dall’Ecobonus riguarda proprio la scheda dell’intervento che, nel primo caso, può essere redatta dal contribuente mentre, nel secondo, caso deve essere redatta da un tecnico abilitato.
In arrivo due piccoli aiuti, ma comunque significativi. Ecco chi potrà usufruire del Bonus bebè…
Perché gli ETF piacciono agli investitori di Titoli di Stato e perché sono così ‘comodi’…
L’INPS chiarisce una volta per tutte la questione riguardante l’indennità di accompagnamento e il ricovero…
Pensioni bassissime: tante delusioni con il calcolatore dell’INPS, puoi fare una stima in anticipo di…
Sbloccate maggiorazioni e arretrati per persone vedove e invalidi: a quanto ammontano le cifre e…
Rimanere aggiornati sulla normativa vigente serve per gestire al meglio i propri affari, e quella…