Misura valida, efficace e potente su larga scala a più tornate, se si dovesse definire il Bonus casa, non ci potrebbe essere altro modo se non evidenziandone i pregi.
Avere un tetto sopra la propria testa non è qualcosa di scontato ad oggi. Non è che chiunque viva il rischio di andare per strada, ma sicuramente non si può parlare di agi come nel passato. L’aumento degli affitti e gli stessi mutui, raggiungono dei livelli di prezzi importanti. Si vive un disagio che si estende anche sulla possibile cura e manutenzione dell’abitazione. Cosa prevede?
Si tratta di una delle misure più apprezzate, poiché negli ultimi anni non si è potuto intervenire con riforme e aumenti prestigiosi di salari e pensioni. Per cui in qualche modo i cittadini devono trovare il modo, o meglio il denaro, da impiegare e investire in uno dei progetti di vita più importanti, la propria dimora.
Il Bonus casa infatti entra in gioco in un momento storico-economico che grava fortemente nel portafoglio del risparmio delle famiglie. Non si vede l’ombra della crescita, ma nemmeno quella del risparmio. Quindi, si parla di agevolazioni fatte di scontistiche e detrazioni, ma a che prezzo? A quelli dei requisiti da rispettare.
Aiuto per le famiglie: tutto sul bonus casa, le migliorie sono garantite
Si parla di requisiti, ma l’aspetto più interessante è che la stessa impostazione del bonus è fruttuosa, poiché questi ultimi non sono così rigidi come sembrano. Di certo, c’è una selezione di chi può richiederlo e chi no, ma sicuramente a giovarne sono una buona parte della collettività. Cosa si può fare? Anche gli interventi sono mirati, ma hanno una ragione d’essere importante. Son diretti alla riduzione dei consumi e all’incremento di azioni ecosostenibili.
Quindi, la ratio è quella di rendere minori i consumi della famiglie sul lungo periodo. Ciò è possibile conseguirlo mediante l’impiego e l’installazione di impianti che producono energia mediante le risorse rinnovabili. Allora, sono le operazioni di ristrutturazione ad essere grandi protagoniste, oltre che la propria casa. Infatti, il “bonus casa” è anche noto come “bonus ristrutturazioni” con tanto di detrazioni del 50% su un massimo di 96 mila euro.
L’agevolazione è divisa in rate annuali di stesso importo, e può essere richiesta su lavori per singole unità o parti in comune tra edifici. Ma se si esaurisce la somma, si può richiedere un altro bonus? Si tratta del caso in cui si usufruisce di un primo bonus sul tetto massimo esplicato, e poi si spendono ad esempio altri 12 mila euro e si vorrebbe avere la detrazione del 50%.
È la stessa ADE che fornisce il dovuto chiarimento, affermando di sì, ma ad una condizione: cioè che le nuove azioni di ristrutturazione siano autonomamente detraibili. Si può usare più volte e per la stessa casa quando le attività sono un’estensione di altre iniziate negli altri precedenti, includendo il limite massimo di spesa anche in relazione a quanto pagato in passato.
Si riferisce anche agli interventi che devono anche essere autonomamente certificati dalla documentazione che serve secondo la normativa in vigore. Ad esempio, non può mancare il documento di “denuncia inizio attività”.
In sostanza, sono interventi di manutenzione straordinaria come restauro o risanamento, ma solo per palazzi residenziali vige la misura anche per operazioni di tipologia ordinaria. Non mancano i lavori per il ripristino della casa danneggiata da un evento calamitoso, l’importante è che però sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
Ancora si tiene in conto la realizzazione di autorimesse e l’eliminazione di barriere architettoniche per prevenire atti illeciti di terzi. Infine, anche azioni di limitazione dell’inquinamento acustico, misure antisismiche e risparmio energetico, rientrano con tanto di bonifica di amianto.