È arrivato il nuovo anno e la Manovra è ormai firmata. Alcuni bonus casa rimangono disponibili per il nuovo anno, e alcuni sono anche cumulabili: tutti i dettagli da conoscere
Il 2025 segna una svolta importante per i bonus casa con le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio. Le agevolazioni fiscali per lavori edilizi restano una risorsa importantissima per milioni di italiani, ma il quadro normativo è cambiato significativamente, generando non pochi malumori tra i cittadini e gli operatori del settore.
A creare questo stato di malessere in primis il fatto che siamo stati protagonisti di una riduzione sostanziale nei massimali a cui poi si sono aggiunte nuove regole sulla cumulabilità e limiti di spesa più stringenti. Ancora molte famiglie potranno comunque accedere agli incentivi ma è importante capire come fare e soprattutto come sfruttare tutti i vantaggi disponibili in questo 2025 appena iniziato: aumentano le necessità di una pianificazione accurata per ottenere il massimo risparmio possibile.
Le novità hanno suscitato reazioni contrastanti: da un lato, c’è apprezzamento per l’introduzione di meccanismi che favoriscono maggiore trasparenza e controllo; dall’altro, permangono invece i dubbi sull’effettiva efficacia delle misure. Da questo punto di vista rispondono gli esperti di settore, che in più occasioni hanno spiegato già a partire da dicembre che, nonostante i cambiamenti, rimane ancora possibile beneficiare di detrazioni significative. Tra le domande più frequenti c’è quella relativa alla cumulabilità delle agevolazioni fiscali, è bene capire nel dettaglio cosa si può e cosa non si può fare.
Bonus edilizi 2025, quali sono cumulabili e come
Innanzitutto, ogni bonus edilizio ha nuovi specifici limiti di spesa. Si dividono in: bonus ristrutturazioni, bonus abbattimento barriere architettoniche, e le detrazioni che si riferiscono a tutti gli interventi di riqualificazione energetica. Per il bonus ristrutturazioni abbiamo un 50% come limite su una spesa fino a 96mila. Per quanto riguarda le barriere architettoniche un massimale di 50mila euro per edifici indipendenti o unifamiliari.
Invece sulla riqualificazione energetica abbiamo un range di 40mila – 136mila in base all’operazione di riqualifica che si vuole programmare: il minimo per l’involucro edilizio e il massimo per interventi combinati tra riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico. Per quanto riguarda le tecnologie per l’energia pulita, 60mila per sostituzione finestre, infissi e schermature solari, 30mila per caldaie o pompe di calore e 100mila per riqualificazioni globali dell’intero edificio con multi operazioni.
Tutto ciò è possibile ottenerlo anche attraverso la cumulabilità dei bonus. In questo senso, secondo la normativa è possibile cumulare i vari bonus rispettando i massimali previsti su ogni spesa e rendicontando distintamente le spese con le varie documentazioni separate. Se invece un intervento ricade in più categorie agevolabili, sarà poi il contribuente a scegliere quale agevolazione scegliere (per esempio alcune operazioni rientrano sia nel bonus ristrutturazione che nell’ecobonus sulla riqualificazione energetica).
C’è da ricordare anche che i bonus nazionali nella maggior parte dei casi sono cumulabili con quelli regionali, escluso ove viene specificato come limite del bonus. Rimane quindi importante verificare le disposizioni regionali, poiché alcune leggi locali potrebbero imporre restrizioni.