Ritornano anche per il nuovo anno le agevolazioni edilizie che ci permettono di risparmiare sui lavori. Vediamoli tutto quello che c’è nel Bonus casa 2022.
Tra i capitoli più importanti della Legge di Bilancio 2022 c’è quello dedicato ai Bonus casa, una voce spesa importante per tutti i cittadini. Nel 2021 abbiamo visto un tira e molla tra le varie forze di Governo per le agevolazioni fiscali del settore edile, che hanno un grosso peso sulla spesa pubblica.
Il dilagare di truffe e stratagemmi per guadagnare più del lecito dai bonus ha generato l’esigenza dello Stato di aumentare i controlli, in modo da scoraggiare i furbetti. Tuttavia i bonus casa sono stati riconfermati anche per il 2022, ma vediamo in particolare quali sono e come funzionano.
La concessione delle agevolazioni fiscali italiane si muove all’interno del quadro più grande dell’Unione Europea che ha promosso un cambiamento drastico nelle strutture abitative e non del nostro Paese.
Molti immobili infatti non sono adeguati alle normative che tutti i Paesi dell’UE devono rispettare, ad esempio non sono antisismiche oppure consumano troppa energia. Lo Stato nello stanziamento dei Bonus casa 2022 ha cercato di ridurre il gap che ci separa dall’Europa in materia di edilizia.
I nuovi Bonus casa 2022 saranno limitati da alcune norme atte ad evitare un uso fraudolento dei fondi, che sono stati inserite nel Decreto Antifrode. Grazie ad esse l’accesso alle agevolazioni fiscali è garantito solo a chi produrrà tutta la documentazione necessaria perché lo Stato possa verificare l’uso lecito dei Bonus.
Per alcune agevolazioni sarà richiesto un Visto di conformità sui lavori, nei quali si potrà verificare che i prezzi siano adeguati a quanto è stato realizzato. Ogni tipo di lavoro, a prescindere dal bonus richiesto, dovrà avere l’idoneità e lo Stato introdurrà un prezziario per stabilire qual è il valore economico adeguato a ciascun servizio. Così facendo si eviteranno prezzi “gonfiati” e illeciti vari.
Prima di pianificare ristrutturazioni e acquisti vari è bene informarsi sui requisiti che sono richiesti per i vari Bonus casa 2022. Vediamoli ora nel dettaglio.
La misura più cospicua è stata confermata anche per il 2022. Il Superbonus 110% è attivo, ma ha subito alcune modifiche importanti.
Possono usufruire della detrazione del 110% solamente gli interventi di riqualificazione energetica di villette ed edifici, eliminazione delle barriere architettoniche, installazione impianti fotovoltaici, riqualificazione antisismica.
È possibile accedere al Superbonus 110% solo se si migliora la pagella energetica di minimo 2 classi. Che cosa significa? Ciò vuol dire che per scendere fino a due classi per immobile bisogna ad esempio creare un cappotto termico e installare anche pannelli fotovoltaici. Sono lavori molto costosi e vanno realizzati con grande celerità.
Per aver diritto al Superbonus 110% bisogna realizzare il 60% dei lavori entro giugno 2023.
A partire dal 2024 il Superbonus diventa al 70% e l’anno successivo scenderà ancora fino al 65%. Questi tagli e condizioni d’uso fanno sì che prima di far ricorso a questo strumento si valuti attentamente la convenienza.
Nel caso delle villette la situazione è ancora più grigia perché si accede al Superbonus 110% solo entro il 2022 e il 30% dei lavori dev’essere eseguito entro il 30 Giugno di quest’anno.
Il Bonus Facciate è stato molto utilizzato negli anni passati perché consentiva di ristrutturare le facciate esterne dei condomini, palazzi e case indipendenti. Fino al 2021 si aveva diritto al 90% dell’importo speso; da quest’anno invece è del 60%.
Nel Bonus Facciate rientrano:
Il Bonus Facciate non si può richiedere in qualunque luogo, ma solamente nelle seguenti zone:
Questo Bonus dà diritto al 36% di detrazione fiscale per le spese di realizzazione e/o ristrutturazione giardini, terrazze e balconi. Sono compresi anche gli impianti di irrigazione, i giardini pensili e le recinzioni.
Nel Bonus verde rientrano tutti gli interventi straordinari in queste aree, ma c’è un limite di spesa massimo pari a cinquemila euro, da cui vengono recuperati il 36%, cioè 1800 euro. Le agevolazioni non vengono erogate in un’unica soluzione, ma spalmate nell’arco di 10 anni.
Il Bonus ristrutturazione è erogato per la manutenzione ordinaria di parti comuni dell’immobile e invece quella straordinaria per la ristrutturazione dell’edificio. La detrazione è pari al 50% e l’importo massimo previsto è di 96.000 euro. Anche in questo caso non sarà distribuito in un’unica soluzione ma in 10 anni.
Il Bonus Mobili è stato prorogato fino al 2024 con una detrazione Irpef del 50%, mentre il tetto di spesa massimo è arrivato a 10 mila euro. Ecco i requisiti per richiederlo:
Si possono inoltre detrarre anche le spese di trasporto e montaggio.
Il Sismabonus è stato prorogato sino al 2025 compreso. Il Governo intende promuovere massicciamente gli interventi antisismici per una sicurezza maggiore delle abitazioni dei cittadini.
Sono compresi all’interno di questo bonus tutti i lavori di miglioramento o anche adeguamento antisismico, miglioramento della resistenza strutturale degli edifici e riqualificazione. Possono accedervi sia i condomini che le abitazioni indipendenti.
La detrazione fiscale va dal 50 fino all’85% in base al tipo di lavoro svolto e il tetto di spesa massimo ammonta a 96 mila euro con pagamento in 5 rate annuali, sconto in fattura o cessione del credito. Ecco come vengono stabiliti gli importi delle agevolazioni fiscali:
Se si associa il bonus antisismico al Superbonus si ottiene una detrazione del 110% totale.
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Il Bonus Idrico è stato introdotto per migliorare l’utilizzo delle risorse idriche, facendo risparmiare i cittadini e preservando le risorse naturali del pianeta. Si può richiedere solo una volta per ogni abitazione.
Chi intende avvalersi di quest’agevolazione deve farlo in tempi brevi perché è soggetta ad esaurimento risorse. Dopodiché non sarà più possibile richiederlo.
Il bonus può essere richiesto per vasi sanitari con un volume uguale o inferiore a 6 litri e per rubinetti, miscelatori, soffioni con portata pari o inferiore a 9 litri al minuto. Nella spesa è inclusa anche la posa, lo smontaggio e la dismissione dei vecchi sistemi.
Questa misura introdotta per la riduzione degli sprechi è diretta esclusivamente ai cittadini residenti in Italia e ha un tetto massimo di 1.000 euro per abitazione.
Per ottenere il Bonus Casa bisogna inviare sulla Piattaforma Bonus Idrico il modulo compilato dal sito del Ministero della Transizione Ecologica.
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