Sembra paradossale perché dovrebbero pensarci gli utenti, ma è l’Arera che fa un annuncio agli italiani che vogliono il bonus bollette.
L’Arera non solo chiede agli italiani di sbrigarsi a fare l’Isee per potere ricevere il bonus bollette, ma addirittura dà consigli sulla compilazione del documento.
La foto qui sopra parla chiaro: fate in fretta perché il tempo sta per scadere. Se volete usufruire del bonus bollette e di altre agevolazioni, occorre non perdere tempo e muoversi così come richiesto dalla stessa Autorità per l’energia. Dovrebbe passare come consiglio, ma la realtà è che l’Arera insiste affinché gli italiani recepiscano bene il messaggio. E lo fa per il bene di tutti perché si tratta di un sostegno che può fare davvero comodo a milioni di cittadini.
Come saprete, è in arrivo un bonus extra una tantum da 200 euro per quanto riguarda le bollette, oltre al bonus sociale già stanziato, della stessa cifra.
Se pensate che il vostro ISEE sia inferiore ai 25 mila euro sarebbe meglio richiedere la dichiarazione, presso un Caf o direttamente sul sito ufficiale dell’Inps. Con l’allargamento della platea di beneficiari voluta dal Decreto bollette, saranno molti di più gli italiani che potranno usufruire del bonus che per chi ha un ISEE inferiore ai 9.530 euro arriva già in automatico (anche loro riceveranno un extra oltre al bonus normale). Doppio bonus anche per chi ha un ISEE fino ai 20 mila euro ma con 4 figli a carico.
L’Arera, l’Autorità per l’energia, consiglia dunque ai contribuenti di chiedere presto la dichiarazione Isee: “l’importanza che le categorie di clienti che non hanno diritto al bonus” (ordinario) “presentino tempestivamente nel corso del 2025 la certificazione Isee”, così da ricevere almeno quello straordinario. Dunque è fondamentale accelerare i tempi anche perché il rilascio dell’ISEE non avviene dall’oggi al domani e potrev+bbero volerci anche settimane.
L’Arera esprime anche l’esigenza che la norma del Dl Bollette “sia più esplicita nel prevedere almeno le modalità con cui le disponibilità del fondo sono ripartite tra le due categorie di beneficiari (clienti domestici e imprese)” e ha proseguito: “Sarà azzerata, a partire dal prossimo 1 aprile, la parte della componente Asos applicata all’energia elettrica prelevata per i clienti non domestici in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kw, come previsto dalla norma”.
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