Nelle prossime settimane potrebbe essere approvato un nuovo Bonus benzina, per fronteggiare l’aumento dei costi del carburante.
Negli ultimi giorni si discute della possibilità di un ulteriore Bonus benzina. Dal 12 settembre, infatti, è disponibile una piattaforma web per richiederlo.
A chi spetta, dunque, la nuova agevolazione? Bisogna, innanzitutto, sottolineare che i Bonus benzina sono due e sono molto diversi tra loro. Ci sono, poi, anche i cd. Bonus trasporti; essi consentono un beneficio fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti mensili o annuali per i servizi del trasporto pubblico e ferroviario. Prevedono, inoltre, il taglio delle accise sui carburanti di 30 centesimi al litro di benzina, gasolio, Gpl e metano.
Analizziamo tutte le misure e capiamo a chi sono rivolte ed in che modo è possibile richiederle.
Approfondisci anche: “Bonus benzina da 450 euro per i dipendenti, ma sarà per tutti? Ultimi chiarimenti dall’AdE“.
Ci sono due tipologie di Bonus benzina. Uno è il Bonus benzina introdotto, il 20 maggio 2022, dal Governo con il Decreto Ucraina- bis ed è rivolto ai lavoratori del settore privato. L’altro, invece, è il cd. Bonus carburante per autotrasportatori, che si riferisce, quindi, solo a tale categoria di lavoratori.
Il Bonus benzina è attivo dallo scorso maggio e ha l’obiettivo di contrastare gli eventuali effetti economici conseguenti il rincaro dei prezzi dei carburanti, successivi allo scoppio della guerra in Ucraina. Questa misura stabilisce, per il solo periodo d’imposta 2022, la facoltà, per i datori di lavoro privati, di rilasciare ai propri dipendenti dei buoni benzina. Il valore massimo di tale agevolazione è di 200 euro per ogni lavoratore.
I buoni benzina devono essere utilizzati dai lavoratori per provvedere al rifornimento di carburante per l’autotrazione, come benzina, gasolio, GPL e metano, oppure per la ricarica di mezzi elettrici.
I “datori di lavoro privati” autorizzati al rilascio dei buoni sono tutti coloro che lavorano nel settore privato. Rientrano in tale categoria gli individui che non svolgono un’attività commerciale ed i lavoratori autonomi, a condizione che abbiano dei lavoratori dipendenti. I Bonus benzina 200 euro, invece, non spettano ai dipendenti pubblici.
Possono richiedere il Bonus benzina 200 euro tutti i lavoratori dipendenti privati, indipendentemente dal reddito percepito. I datori di lavoro possono rilasciare i buoni immediatamente, senza specifici accordi contrattuali; l’erogazione dei buoni, però, non può in alcun modo sostituirsi ai premi di risultato.
I Bonus benzina che hanno un valore inferiore a 258,23 euro non rilevano ai fini della formazione del reddito da lavoro dipendente. Il limite di 258,23 euro si riferisce solo alle erogazioni in natura e non anche a quelle in denaro. Per queste ultime, infatti, si applica la regola generale in base alla quale qualsiasi somma erogata al dipendente in virtù del suo rapporto di lavoro, concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
Il limite dei 258,23 euro, poi, va calcolato prendendo in considerazione tutti i beni e i servizi di cui il dipendente ha goduto nel periodo di imposta considerato. Se, quindi, il valore di tali beni supera il limite, esso contribuisce alla formazione del reddito.
In pratica, i lavoratori possono sfruttare l’agevolazione in due modi:
Non è necessario presentare alcuna richiesta per usufruire del Bonus benzina 200 euro. Le aziende private, infatti, lo assegnano automaticamente ai propri dipendenti.
I buoni devono essere erogati entro il 12 gennaio 2023 e il lavoratore potrà utilizzarli entro il termine di scadenza apposto sul buono, quindi a partire dal mese di gennaio.
Per tutte le ulteriori informazioni relative al Bonus, consulta il seguente articolo: “Bonus Benzina da 200 Euro, chi lo riceverà? Ecco cosa è stato deciso“.
Diverso dal Bonus benzina è il Bonus carburante autotrasportatori. In cosa consiste? L’Agenzia delle Dogane ha lanciato una piattaforma online attraverso la quale si possono inoltrare le richieste per questa agevolazione. I destinatari sono esclusivamente gli autotrasportatori. Attenzione, però, perché la piattaforma, accessibile dalle ore 15 del 12 settembre 2022, rimarrà attiva solo per 30 giorni.
Il progetto rientra tra le misure approvate con il Decreto energia e comporta lo stanziamento di 497 milioni di euro per il 2022, diretti a contrastare gli incrementi dei prezzi dei carburanti e dei conseguenti aumenti dei costi affrontati dalle imprese del settore degli autotrasporti.
Il Decreto stabilisce che le imprese del settore dell’autotrasporto di merci per conto terzi possono beneficiare di un credito d’imposta del 28% delle spese sostenute nel primo trimestre del 2022 per acquistare il carburante usato sui mezzi di categoria Euro 5 o superiore.
Possono, quindi, chiedere il Bonus solo le imprese che svolgono attività di trasporto merci per conto terzi. I veicoli devono avere una massa totale uguale o maggiore di 7,50 tonnellate e devono essere dotati di motori Diesel di categoria Euro 5 o superiore. Le imprese, inoltre, devono avere sede legale o stabile organizzazione in Italia.
Per dimostrare l’importo delle spese del primo trimestre del 2022, è necessario allegare le fatture. Il Bonus carburante, poi, è cumulabile con altri benefici economici, con la sola condizione che non si superi il costo sostenuto.
Per l’erogazione del Bonus, bisogna presentare apposita domanda attraverso la piattaforma informatica dell’Agenzia delle Accise Dogane e dei Monopoli. L’operazione, però, può essere effettuato solo entro 30 giorni dall’apertura del sistema web. Per effettuare l’accesso al sito bisogna possedere una delle seguenti credenziali:
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