Bonus alle casalinghe: si superano i 280 euro, ufficializzata la normativa

Il Bonus alla casalinghe è quell’aiuto che molti stavano aspettando. Basta discriminare dimenticando questa categoria, e la portata del sostegno lo dimostra.

Dare alle casalinghe un ausilio economico di oltre 280 euro è quello di cui hanno di bisogno. Non perché siano povere a prescindere, ma per essere trattate in primis “ugualmente” agli altri soggetti sociali. Si parla di un bonus che non deve essere né dato per scontato, né tantomeno essere considerato inutile. Quante sono le donne che vengono discriminate economicamente e che si ritrovano con il peso della propria casa addosso? Ricevere il bonus casalinghe è finalmente un’opportunità di eguaglianza.

Anche le casalinghe prenderanno la pensione con i dovuti requisiti e i calcoli del sistema previdenziale, ma nel corso della loro vita si ritrovano nella maggior parte dei casi ad essere dimenticate. Chi lavora solo in casa, e si includono anche gli uomini, viene discriminato perché considerato come soggetto che di norma non ha un impiego, e di conseguenza è visto come disoccupato. Non è affatto così, perché lavorare in casa “stanca eccome”, dato che le faccende sono tantissime.

Il punto è che spesso questa categoria sociale non solo non riceve molto, di conseguenza non potrebbe nemmeno far richiesta di così tante misure. Così, il sostegno in questione calza loro a pennello, e le risolleva da qualche situazione spiacevole. Il caro vita ha colpito anche chi fa questi servizi, quindi ricevere un aiuto dovrebbe rasentare la “normalità”.

Occhio al Bonus casalinghe, è l’occasione del momento per questa categoria

Normalità ed egualità non vanno sempre a braccetto, anche perché le casalinghe sono proprio quelle lavoratrici che spesso sono date per scontate. Si includono anche i “casalinghi”, perché non è una mansione che compete solo le donne, anche se nella maggior parte dei casi, complice un retaggio culturale maschilista e tossico, è così. È un’iniziativa che aiuta nel modo più opportuno.

L’aiuto viene dato nella maniera più efficace poiché non è un sostegno economico diretto alla persona, ma finalizzato nelle migliorie che stravolgono la vita degli interessati. Significa ricevere l’occasione giusta per creare il proprio compenso, quello che permette di sopravvivere e di rendere i servizi casalinghi più efficaci.

Non è solo il soggetto in questione che ci deve rimettere,  né tantomeno il nucleo familiare che vi sta attorno e il partner che lavora. Perché se il casalingo/casalinga non percepisce stipendio, da qualche parte dovrà prendere i soldi per acquistare ciò di cui si ha di bisogno. Dagli strumenti e i prodotti dell’igiene, fino agli alimentari per la spesa, senza dimenticare i soldi da investire in benzina e mezzi di trasporto, sia pubblici che privati. Insomma, da qualche parte bisognerà attingere senza aggravare nelle finanze domestiche. Questo Bonus risolve il problema conferendo la soluzione più efficace.

Bonus introdotto con la L. n. 126 del 2020, offre la possibilità di partecipare a corsi di formazione finanziati dal Ministero delle Pari Opportunità. Quindi, è una misura che permette di accedere a corsi per acquisire competenze professionali ed inserirsi nel mercato del lavoro, o migliorare quelle che già si posseggono.

C’è una vasta gamma di percorsi formativi, specifici o trasversali che siano. Sono corsi organizzati da enti di varia natura, sia pubblica che privata. Non ci sono limiti di ISEE, è un’occasione a cui vi può accedere chiunque si occupi delle attività domestiche. 

Si è fatto accenno alla pensione, oltre ai suddetti corsi si tratta il Fondo della categoria che permette di versare contributi e costituire la futura posizione pensionistica, e accedere alla pensione con i contributi pagati. Ma questo è diverso dal bonus, perché quest’ultimo è gratuito.