Non tutto è come sembra per quanto riguarda il bonus 200 euro e alcuni lavoratori potrebbero perderlo per sempre. Scopriamo insieme chi sono, cosa dice il Decreto e per quale motivo potrebbero dovere dirgli addio.
Il bonus 200 euro una tantum è un’agevolazione importantissima che viene concessa ad un’ampia platea di beneficiari.
Secondo quanto previsto dal decreto Aiuti, infatti, potranno riceverlo i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi, i percettori del reddito di cittadinanza, i disoccupati e i pensionati. In questa lunga lista di beneficiari, però, c’è qualcosa che è andato storto e che è stato “lasciato indietro” dal Governo italiano.
Il Governo, infatti, si è occupato davvero di tutte le categorie di beneficiari ma ne ha lasciata una indietro: questi lavoratori, dunque, potrebbero perderlo definitivamente e non riceverlo più. Scopriamo insieme di cosa si tratta e per quale motivo qualcuno potrebbe restare indietro. Ecco chi è stato dimenticato.
Nel già citato decreto Aiuti, all’art.33 sono citati i lavoratori autonomi. Nel dettaglio, tale articolo prevede che il bonus da 200 euro una tantum sia corrisposto anche nei confronti di questa categoria. In merito, il decreto ha fissato anche un limite massimo di spesa, impostato a 500 milioni di euro.
Dunque, gli autonomi che dovrebbero ricevere tale importo sono i titolari di Partita Iva e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps o di altri istituti. Tuttavia, proprio questi lavoratori potrebbero perderlo e non vederlo mai: il decreto attuativo, previsto per il 17 giugno è, infatti, in gran ritardo.
Attraverso questo nuovo decreto, inoltre, dovevano essere definiti anche i criteri e le modalità per accedere all’indennità una tantum, nonchè il limite previsto per ogni lavoratore. Cosa comporterà questo ritardo da parte del Ministero? Cerchiamo di fare maggiore chiarezza in merito alla questione.
I lavoratori autonomi che sono preoccupati dal ritardo del decreto attuativo dovrebbero tirare un sospiro di sollievo. Nonostante tutto, infatti, il bonus arriverà: questa non è di certo la prima volta che un decreto simile è in ritardo ma comunque i beneficiari delle relative indennità hanno ricevuto quanto gli spettava.
L’unica cosa che potrebbe cambiare sono le tempistiche per l’erogazione: queste, infatti, potrebbero essere prolungate. Non c’è pace, dunque, per i lavoratori autonomi che riceveranno il bonus una tantum in data da destinarsi e non a luglio come tutti gli altri beneficiari. Si parla, addirittura, di fine anno 2022.
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