Tramite una circolare, l’INPS ha chiarito il motivo dei ritardi relativi al bonus 150 euro per disabili: molti sono ancora in attesa.
In base a quanto stabilito dal Decreto aiuti ter, i disabili hanno diritto al bonus una tantum del valore di 150 euro. Ci stiamo riferendo alla misura introdotta con lo scopo di offrire un sostegno economico a cittadini e famiglie in difficoltà, a causa del caro energia.
Sebbene, nel decreto, tra i beneficiari, siano stati indicati anche i disabili, molti di loro sono ancora in attesa del bonus. Di recente, l’INPS ha pubblicato una circolare in cui ha offerto i chiarimenti relativi ai ritardi dei pagamenti.
Quali sono le prestazioni che danno accesso al bonus una tantum? Perché ci sono disabili che ancora non hanno ricevuto il beneficio?
Come l’approvazione della Decreto aiuti ter è stata individuata la lista di beneficiari a cui sarà erogato il bonus una tantum del valore di 150 euro.
Tra i beneficiari ci sono anche i percettori di assegno di invalidità civile. Tuttavia, vi è una folta schiera di soggetti appartenenti alla suddetta categoria che non ha ancora ricevuto il bonus.
Per questo motivo, l’INPS ha pubblicato una circolare attuativa in cui ha indicato le prestazioni assistenziali per le quali avverrà l’erogazione del beneficio e i tempi necessari.
Con la circolare numero 127, del 16 novembre 2022, l’INPS ha confermato che il beneficio del valore di 150 euro sarà erogato anche in favore dei soggetti disabili. L’istituto ha, poi, confermato che per ottenere il bonus non è necessario presentare alcuna istanza, in quanto esso sarà erogato d’ufficio.
Ad ogni modo, l’INPS ha precisato che il bonus sarà pagato insieme alla rata della pensione. I primi pagamenti sono avvenuti martedì 1 novembre e proseguiti fino al 9.
Coloro che non hanno ricevuto il beneficio probabilmente non ne hanno diritto.
Chi non ha ricevuto il bonus di €150 potrebbe non avere i requisiti necessari per accedere al beneficio. Di fatto, il bonus una tantum, introdotto dal Decreto aiuti ter, spetta alle persone che percepiscono le seguenti prestazioni:
Sono esclusi dall’erogazione del bonus i percettori di:
In base a quanto stabilito dal Decreto aiuti ter, possono ottenere il bonus di €150 una tantum, i soggetti affetti da disabilità purché non abbiano un reddito superiore a 20.000 euro, per il periodo d’imposta 2021.
Dunque, coloro che non risultano titolari di una delle prestazioni sopra elencate e che percepiscono un reddito superiore alla suddetta soglia non riceveranno il bonus.
Come richiedere il bonus
Il bonus di 150 euro per disabili non dovrebbe essere richiesto, poiché viene assegnato d’ufficio. Tuttavia può accadere che, nonostante un soggetto sia in possesso dei requisiti che danno accesso al beneficio, egli non abbia ricevuto la somma di denaro in questione.
In tal caso è possibile contattare l’istituto previdenziale e comunicare di essere in possesso dei requisiti necessari per ottenere il bonus.
È preferibile mettersi in contatto direttamente con la sede territoriale.
Ad ogni modo, già con l’erogazione del bonus di €200 una tantum si era verificato questo inconveniente. In tal caso, l’INPS aveva consigliato di effettuare la domanda di ricostituzione del reddito.
In sostanza, può accadere che a causa di un mancato aggiornamento dei dati reddituali relativi al 2021, un soggetto non riceva il bonus pur avendone diritto.
Dunque, presentando la domanda di ricostituzione del reddito, il cittadino può sollecitare il pagamento.
Per effettuare l’operazione è necessario accedere con credenziali digitali al portale dell’INPS e recarsi nella sezione “Verifiche bonus decreto aiuti bis”. In questo modo, l’utente potrà verificare le valutazioni dell’INPS e leggere quali sono le motivazioni del mancato pagamento.
Il soggetto che ritiene di essere in possesso dei parametri reddituali necessari per percepire il trattamento deve presentare domanda di ricostituzione del reddito, fornendo una serie di documenti.
In particolare, per effettuare la domanda di ricostituzione del reddito occorre presentare:
Dopo aver accolto la domanda, l’INPS potrebbe chiedere al cittadino di presentare ulteriore documentazione. In caso di esito favorevole, il soggetto riceverà il bonus di 150 euro, al versamento della rata di pensione successiva (dicembre 2022).
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