Un regalo di Natale inatteso, per tutti gli italiani che convivono. Il bonus 100 euro è previsto anche per loro: la novità arriva da Forza Italia
Manca ormai poco più di un mese a Natale, una delle festività più amate dagli italiani e non solo. Per l’occasione, che porta con sé spese non indifferenti per i pranzi e le cene in famiglia e per i regali, quest’anno nelle tasche di molti italiani arriverà il tanto chiacchierato bonus Natale, l’una tantum di 100 euro in arrivo con le tredicesime mensilità e destinata ai lavoratori dipendenti il cui reddito non sia superiore a 28mila euro, purché abbiano un coniuge e almeno un figlio a carico.
I requisiti per accedere al bonus Natale, quindi, fondamentalmente sono tre: è necessario avere un contratto da dipendente, avere un coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico e un reddito non superiore a 28mila euro. Qualcosa, però, sta cambiando e a proporre questa attesa novità è Forza Italia.
Bonus Natale anche per i non sposati
Un emendamento di Forza Italia alla Legge di Bilancio 2025 potrebbe ampliare la platea di beneficiari dei 100 euro del bonus Natale previsto per i dipendenti con un reddito inferiore a 28mila euro. Al momento, tale emendamento è in commissione bilancio al Senato: la grande novità, se venisse approvato, sarebbe la decadenza del requisito del coniuge a carico.
Per godere del bonus, quindi, basterebbe avere un reddito inferiore ai 28mila euro, avere un figlio fiscalmente a carico nel nucleo e avere un contratto di lavoro da dipendente. Il bonus, quindi, verrebbe erogato anche alle coppie con figli a carico che però non sono sposate e quindi sono conviventi e a tutte le famiglie monogenitoriali, dove quindi i figli sono a carico solo della mamma o solo del papà.
Tale emendamento, se venisse approvato, richiederebbe una copertura finanziaria di circa 400 milioni di euro. Il costo è importante, tuttavia l’impatto sarebbe estremamente positivo poiché in questo modo molte più persone riceverebbero questa una tantum da 100 euro, erogati con la tredicesima. Sarebbero compresi, infatti, i divorziati e i separati, così come le coppie di fatto.
Il provvedimento è comunque ancora in discussione ma, secondo gli esperti, manca di copertura finanziaria e quindi è difficile che venga liquidato nello stipendio di dicembre 2024. Se venisse approvato, con ogni probabilità sarebbe richiedibile dai cittadini solo in sede di compilazione del modello 730.