Il bonifico da parte dei genitori, è sicuramente una manna dal cielo per tanti giovani che si trovano in difficoltà, ma attenzione a quanto ha stabilito il Fisco.
I genitori possono contribuire economicamente alla vita del figlio in molti modi: può esserci un regalo, un aiuto per il sostenimento delle spese universitarie o un semplice contributo economico per una situazione di difficoltà.
Il mezzo più frequente è sicuramente un bonifico, da parte dei uno dei genitori che, però, deve sottostare a diverse regole. Infatti, come bisogna comportarsi quando lo si riceve e, soprattutto, deve essere dichiarato? Scopriamo cosa dice la Legge in merito.
Bonifico dei genitori, ecco la sentenza e cosa prevede il Fisco
Una sentenza della Commissione Tributaria del Piemonte ha fatto recentemente luce sul famoso bonifico che si riceve da parte dei genitori. In questa sentenza si analizzava il caso di una figlia che aveva ricevuto un bonifico dal padre, ma che non era a conoscenza del fatto che tale versamento fosse rilevante ai fini fiscali.
LEGGI ANCHE: Il bonifico con causale prestito: un rischio concreto per chi lo riceve
La casuale del bonifico, infatti, non compariva come una donazione ma veniva indicata come una somma da restituire. La Commissione Tributaria ha respinto l’appello della contribuente, nonostante l’avesse accolto in un primo momento.
Ma per quale motivo? Ecco nel dettaglio cosa prevede il Fisco e quale motivazione c’è alla base di tale decisione.
La decisione del tribunale
Secondo la contribuente che aveva chiesto il ricorso, il denaro ricevuto era derivato dalla riduzione del capitale della società, a seguito della sua trasformazione in una società per azioni.
Il denaro trasferito dal padre, dunque, era stato seguito da una parziale restituzione che era stata completata da un’ulteriore bonifico di 152mila euro. Quanto riportato dalla sentenza, però, rivoluziona tutto il fatto e ci presenta anche la normativa del Fisco : “Non è dimostrato infatti che la somma fosse stata trasmessa al padre perché la investisse né che i successivi bonifici dal padre alla figlia, […] avessero come causale la sua restituzione.”
La conclusione è che è necessario fornire la prova del negozio sottostante le somme accreditate. La contribuente, dunque, dovrà pagare le tasse su quanto ricevuto tramite bonifico dal padre.