Bonifici: bisogna stare attenti a date e importo per evitare la tassa

Bonifici, è importante fare molta attenzione a date e importo, se si vuole evitare l’imposta. I dettagli in merito. 

I bonifici sono all’ordine del giorno, ad oggi, e consentono di eseguire tutta una serie di transazioni, nel modo più rapido possibile.

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Bonifici: bisogna stare attenti a date e importo per evitare la tassa-trading.it

Si tratta, infatti, di transazioni che arrivano nel giorno di uno-due giorni, e che quindi velocizzano i rapporti commerciali o lavorativi. Viviamo in un mondo ormai prettamente digitale, in cui è richiesta velocità ed efficienza non solo lavorativamente parlando, ma anche, per l’appunto, dal punto di vista delle transazioni.

In molti si chiedono se, dopo un certo importo, si debba versare un’imposta sui bonifici. Chiariamo, più nel dettaglio, come stanno davvero le cose.

Bonifici, dopo un certo importo si versa un’imposta? La verità

Sui bonifici si paga un’imposta, per mandarli o per riceverli? E passato un certo importo, si versano le tasse?

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Bonifici, dopo un certo importo si versa un’imposta? La verità-trading.it

La risposta alla prima domanda è in realtà molto semplice: no, non si pagano imposte per mandare e ricevere bonifici, anche se si tratta di una cifra alta. Tutt’al più, si versa il costo dell’operazione che la banca richiede. Se il bonifico si riceve e il denaro finisce nel conto corrente, le somme costituiscono un reddito e devono essere dichiarate?

Ebbene, no. Ma se si tratta di denaro incassato per aver venduto beni e servizi, e quindi, per lavoro, si pagano sì le tasse, ma per il servizio offerto, non per il bonifico. Se un bonifico è inviato su un conto corrente e la giacenza media del suddetto conto oltrepassa 5 mila euro, c’è un’imposta da versare.

Si dovrà, infatti, versare un’imposta di bollo pari a 34, 20 euro. Questa imposta si paga solo se, la giacenza media mensile o trimestrale, a seconda della banca, corrisponde a oltre 5 mila euro.

L’imposta di bollo di 34,20 è annuale. Un’altra sorta di tassa che potrebbe essere dovuta, è l’imposta di donazione. Se il bonifico è un regalo e supera una certa soglia, quindi non si tratta di una cifra di poco conto, bisognerà presentare atto pubblico di donazione e poi versare l’imposta a esso relativa. Questo accade più se si tratta di una donazione cospicua da parte di un amico o parente non stretto.

Ergo, questi sono i due tipi di imposte che si potrebbero versare per via dell’importo di un bonifico. Se l’importo, peraltro, non va oltre 500 euro, non c’è alcun genere di imposta da versare.

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