Bollo auto scaduto, cosa succede adesso? Tutti i consigli per mettersi in regola

Il pagamento del bollo auto, o il suo mancato pagamento ogni anno metter il cittadino in posizione di perenne indecisione.

Bollo auto
Il bollo auto (Adobe)

Il cruccio di ogni automobilista, o in linea di massima della stragrande maggioranza di essi. Il pagamento del bollo auto. Tassa regionale, sulla proprietà dell’automobile o di altro mezzo di trasporto. Una delle imposte meno gradite ai cittadini che spesso la definiscono anacronistica e priva di senso, considerato che non la si trova in ogni paese quantomeno europeo. Gli ultimi mesi hanno in qualche modo addolcito il boccone molto amaro per tutti gli automobilisti. Le ristrettezze dovute ai mesi di lockdown avevano spinto le istituzioni locali e nazionali ad adottare misure del tutto straordinarie in merito.

Ci sono stati quindi i periodi di pagamenti annullati, poi rimandati in base alle decisioni prese alle singole regioni e poi ancora per pochissime di questo l’ulteriore annullamento in particolari situazioni, come nel caso della Lombardia. Oggi per cosi dire, è tempo di pagare, ed il tempo in effetti sta scadendo. In ogni caso anche se non si dovesse riuscire a saldare il proprio debito, in merito per l’appunto alla cosiddetta tassa di circolazione, esiste comunque la possibilità di rimediare. Il rischio concreto è soltanto quello di pagare una somma maggiorata dagli interessi di mora, certo se si ha intenzione di pagare la tassa immediatamente dopo la scadenza.

Bollo auto scaduto, cosa succede adesso? Tutte le modalità di rientro dalla posizione debitoria

Il mancato pagamento del bollo auto entro i termini stabiliti comporta il pagamento successivo di una mora dalla percentuale annua dello 0,3%. Avvalendosi inoltre del cosiddetto ravvedimento operoso si rischia di andare incontro ad un aumento delle sanzioni con il passare del tempo ed il relativo perdurare della situazione debitoria. L’aumento delle sanzioni è previsto nella seguente modalità:

  • con un ritardo  fino a 14 giorni, la sanzione è pari allo 0,1% del bollo per ogni giorno di ritardo
  • dal quindicesimo al trentesimo giorno la sanzione è pari al 1,50%;
  • tra i 30 e i 90 giorni, l’importo della sanzione sale all’1,67%;
  • dopo il novantesimo giorno ed entro un anno di ritardo, la sanzione è del 3,75%

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In merito al ravvedimento operoso va detto che passato un anno dalla scadenza del bollo non è più possibile usufruirne. Di conseguenza, l’omesso versamento andrà a comportare una sanzione del 30% dell’importo dovuto oltre ad un interesse calcolato nello 0,5% per ogni sei mesi di ritardo. Cosi come ipotizzabile, rischiare è praticamente inutile. Il risultato è quello di ritrovarsi con una tassa aumentata di parecchie decine di euro da pagare in ogni caso per non rischiare ulteriori e più fastidiose sanzioni. Fermi amministrativi e quant’altro sono dietro l’angolo in certe situazioni.

Il pagamento del bollo auto, piaccia o meno è un dovere che spetta al cittadino per non rischiare di incappare in situazioni spesso complesse da risolvere, soprattutto in una situazione di forte ristrettezza economica come quella che viviamo in questo particolare periodo. Affrettarsi a pagare il bollo in scadenza, quindi è la cosa migliore da fare per evitare inutili rischi. Il Fisco di questi tempi non è certo il migliore dei nemici, quindi, di conseguenza meglio far presto e non rischiare di attirare il suo sguardo, meglio tenerlo buono.

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