Bollette luce e gas arrivate in ritardo: dettagli sul pagamento, contestazione mora, indennizzo e alcuni aspetti da sapere al riguardo
Nel caso di bollette di luce e gas emesse oppure spedite in ritardo, come difendersi dalla mora e quali sono alcuni aspetti da approfondire per quanto riguarda indennizzo e contestazione della mora e il pagamento in generale. Ecco di seguito i particolari.
Si parla e tanto, in questo periodo, del tema bollette, visti gli alti rincari dei prezzi a causa della crisi Ucraina e della situazione generale difficile e complicata tanto dal punto di vista economico come nel caso dell’approvvigionamento. A tal riguardo, una novità importante riguardano gli ulteriori tre mesi di aiuti decisi dal Governo con la proroga del taglio sino al 30 settembre.
Un aspetto importante che riguarda le bollette, ha a che fare con la consegna della busta nella cassetta della posta, ciò che, qualora avvenisse in ritardo, potrebbe rappresentare un problema. L’eventuale mancata tempestiva comunicazione dell’importo, infatti, può far nascere dei problemi. Come noto, il ritardo può portare a far scattare diffide ed interessi di mora, e nel proprio approfondimento Laleggepertutti.it si occupa proprio di cosa fare nel caso di bollette in ritardo.
Il primo aspetto da considerare è che, immaginando di trovarsi in tale situazione, dei rimedi vi sono, ma viene sottolineato che, qualora ci si accorgesse del mancato arrivato della fattura, è bene attivarsi sin da subito mettendosi in contatto con il fornitore del servizio. Inoltre, al giorno d’oggi i metodi circa la trasmissione delle utenze possono essere varie e molteplici rispetto a qualche tempo fa. È il caso ad esempio della bolletta inviata mediante mail oppure PEC.
Ecco dunque a seguire alcuni quesiti e risposte che possono tornare utili, ecco di cosa si tratta.
Bollette in ritardo, arrivata dopo la scadenza o scaduta e questione pagamento
Tanti dunque gli aspetti che possono destare attenzione e suscitare interesse quando si affrontano, a vario livello, temi che hanno a che fare con l’economia, come nel caso delle autodichiarazioni aiuti di Stato, con la proroga ufficiale ma non per tutti: qui alcuni dettagli in merito,
Tornando al tema in oggetto, come detto approfondito da Laleggepertutti.it, qualora la bolletta arrivasse in ritardo, ma con il termine ultimo per il pagamento non ancora scaduto, l’eventuale soggetto sarebbe ancora in tempo per saldare la fattura, dovendo magari e probabilmente affrettarsi, ma avendone la possibilità. Dal punto di vista legale non accade nulla.
Nel caso in cui la bolletta arrivasse qualche giorno dopo la scadenza, l’eventuale soggetto dovrebbe di certo affrettarsi e procedere al pagamento del dovuto; generalmente, si legge, vi sono alcuni giorni di tolleranza circa il ritardo, anche di una settimana. Inoltre, qualora si verificasse tale caso, il ritardo non sarebbe imputabile al cliente ma al fornitore, il quale avrebbe tardato circa l’invio, oppure alle Poste, che avrebbe tardato circa la consegna.
Nel caso dell’arrivo della bolletta in ritardo oppure dopo la scadenza, l’utente non potrà rifiutarsi di pagare, e questo poiché, a prescindere dalla bolletta, l’eventuale soggetto ha comunque usufruito del servizio. Dunque, in sostanza, anche qualora la fattura arrivasse in ritardo, la prestazione del fornitore è avvenuta, e dunque va pagata. È però previsto dalla legge il diritto ad un indennizzo.
Bolletta in ritardo, contattare il fornitore
Un aspetto importante circa il punto in questione, ovvero se eventualmente la bolletta fosse in ritardo, riguarda la possibilità che l’utente ha di mettersi in contatto con la società che emette e chiedere al riguardo spiegazioni. Solitamente, il fornitore, si legge, riscontra in breve tempo e si occuperà di provvedere ad inviare la fattura ancora non consegnata, eventualmente anticipandola mediante la email. Così facendo, l’utente potrà stampare il documento e poi pagarlo normalmente, anche andando alle Poste.
Bollette e indennizzo per il ritardo: quando e come funziona
Come spiegato da Laleggepertutti.it, di regola la bolletta di luce e gas andrebbe emessa entro quarantacinque giorni dall’ultimo giorno fatturato, o entro il termine indicato nel contratto del libero mercato.
Qualora non venisse rispettato tale termine, l’eventuale cliente avrebbe diritto ad un indennizzo automatico che sarebbe pari a: 6€ sino a 10 giorni solari di ritardo nell’emissione della bolletta; 2€ in più ogni 5 giorni di ulteriore ritardo dopo il 10°, come per esempio 8€ per 15 giorni di ritardo, sino ad un massimo di 20€ per ritardi pari o maggiori di 45 giorni dal termine di emissione; 40€ qualora il ritardo fosse compreso tra 46 e 90 giorni; 60€ qualora il ritardo accumulato fosse maggiore di 90 giorni.
Si tratta di un indennizzo automatico visto che al fornitore spetta riconoscerlo senza che vi sia una specifica richiesta dal cliente, scontandolo direttamente in bolletta. Qualora l’indennizzo non venisse applicato in modo spontaneo dalla società, allora sarebbe possibile diffidarla, chiedendo lo sconto in bolletta pari all’indennizzo dovuto circa il ritardo nell’emissione della bolletta stessa.
Occorre però prestare attenzione ad un aspetto, ovvero al fatto che l’emissione della bolletta è una cosa, la consegna invece ne è un’altra; dunque potrebbe verificarsi il caso che, nonostante un’emissione tempestiva della bolletta, quest’ultima sia stata inviata oppure consegnata in ritardo. Per poter vedere se la bolletta sia stata tempestivamente emessa, occorrerà leggere la data riportata nella medesima.
Bolletta in ritardo e mora: come contestare
Potrebbe verificarsi il caso di una bolletta arrivata in ritardo che causerebbe l’obbligo del pagamento degli interessi di mora, ovvero un prezzo maggiorato rispetto a quanto dovuto, in seguito al mancato pagamento circa i termini stabili; sarebbe – si legge – possibile contestare gli interessi di mora quando questi non fossero dipesi da una propria colpa. In tal caso occorre mettersi in contatto con il fornitore mediante i canali a disposizione, dunque via mail, via telefono, oppure di persona recandosi presso uno sportello presente sul territorio, e dimostrare che il ritardo in questione nel pagamento sia dipeso dal ritardo circa la consegna della bolletta stessa.
Visto che non è possibile avere la prova di quando la bolletta è stata inserita nella buca delle lettere, la legge prevede che sulla busta vi sia indicata la data di spedizione; dunque, in sostanza, il fornitore deve specificare sulla busta, ed in modo visibile, la data in cui la bolletta in questione è stata affidata al servizio postale. In tal modo, qualora dovessero verificarsi dei ritardi circa la consegna, sarà possibile capire se l’eventuale colpa riguarda la società che l’ha inviata in ritardo oppure del servizio postale.
Bolletta in ritardo, come difendersi circa indennizzo e contestazione
In sostanza, qualora si verificasse il caso di una bolletta in ritardo, l’eventuale utente potrà difendersi in due modi: controllando, all’interno della bolletta, la data di emissione di quest’ultima, e qualora vi fosse un ritardo di oltre quarantacinque giorni, si avrà diritto all’indennizzo; controllando, sulla busta, la data di spedizione della stessa, così da poter eventualmente contestare la mora da imputare al ritardo del fornitore.
Bolletta online in ritardo: ecco cosa sapere
Le regole sin qui spiegate, come si può leggere su Laleggepertutti.it, sono valide anche per quanto concerne le bollette online, ovvero quelle recapitate sulla posta elettronica. In tal caso, però, si legge ancora, vi sono dei grossi vantaggi, poiché l’eventuale ritardo nella spedizione potrà essere verificabile facilmente, verificando il giorno in cui la mail è stata inviata da parte del fornitore.
Questi, alcuni dettagli al riguardo. Ad ogni modo è bene ed opportuno informarsi ed approfondire i temi e i vari elementi in questione, così da chiarire eventuali dubbi e conoscere i diversi aspetti nel dettaglio, anche mediante un confronto con esperti del campo e professionisti del settore.