Il caro bollette è destinato a perdurare. Purtroppo la guerra in Ucraina non ha fatto che peggiorare una situazione già difficile. Ecco perché riceveremo un’altra “mazzata”.
Possiamo girarci intorno all’infinito, ma la realtà è presto detta: famiglie e imprese non ce la fanno più. I primi rincari risalgono ormai a quasi un anno fa. Poteva sembrare, allora, una “piccola” conseguenza della crisi sanitaria mondiale. In realtà, era la spia che qualcosa comunque nel mercato energetico stava cominciando a scricchiolare. Il rovinoso conflitto in essere tra Russia e Ucraina ha dato il colpo finale. E se le famiglie speravano che con la fine dell’inverno le bollette potessero alleggerirsi, rimarranno molto deluse. È infatti in arrivo la “batosta” di fine marzo. Ma perché? Ecco cosa sta succedendo, e come possiamo tutelarci.
Per chi non lo sapesse, Arera aggiorna ogni 3 mesi le tariffe dell’energia (Luce e Gas) a fronte delle variazioni dei prezzi sul mercato. Famiglie e imprese che non hanno un contratto con un fornitore del libero mercato stanno per ricevere una bolletta (di nuovo) stratosferica. Le stime sui rincari sono state prodotte da Nomisma Energia attraverso una collaborazione cn l’economista Davide Tabarelli. Parliamo di aumenti della Luce del 20-25%, e del gas del 2%. Tra l’altro, queste stime non terrebbero conto di altri “scossoni” ai mercati dovuti ad altre sorprese nei mercati.
Questi aumenti vanno ad aggiungersi a quelli già in essere. Che, lo ricordiamo, hanno visto un +42% di aumento del gas solamente lo scorso gennaio. La Luce era salita a +55%. Sebbene gli aggiornamenti di Arera renderanno i rincari effettivi “solamente” da aprile e poi a luglio, non dobbiamo dimenticare che la misura attuata dal Governo Draghi scadrà il 31 marzo. Parliamo dell’azzeramento degli oneri di sistema, una manovra ideata per alleggerire il totale delle bollette di famiglie, imprese, piccole e grandi attività italiane. Il rischio è che dal 1 aprile in poi, nonostante un minor uso di energia (soprattutto il gas per il riscaldamento) si continueranno a ricevere bollette “da infarto”.
Le parole degli esperti di Nomisma sembrano non voler allarmare in eccesso. “Nonostante la grande incertezza causata dalla tragedia ucraina – illustrano – è possibile fare qualche stima sulle conseguenze della guerra sulle bollette. L’adeguamento, il secondo per il 2022, partirà dal primo aprile, ma verrà deciso verso la fine di marzo. I prezzi che verranno presi a riferimento per la bolletta gas sono quelli del mercato spot per il mese di febbraio che si è chiuso subito dopo l’inizio della guerra ed è risultato relativamente basso a 80€ il MWh. È un valore allineato a quello dell’ultimo adeguamento, pertanto, è già possibile stimare che dal primo aprile le tariffe del gas dovrebbero rimanere ferme a 1,37 euro per metro cubo, dopo l’aumento eccezionale del 42% dello scorso gennaio“. Ma è anche vero che i rincari “partono di lontano” e la difficoltà per gli utenti nel pagare le bollette deriva anche da altri fattori ben noti. L’inflazione alle stelle, i prezzi record di carburanti e beni alimentari, e un minor potere d’acquisto che non si vedeva da decenni. Non rimane che aguzzare l’ingegno e tentare in tutti i modi di risparmiare sui consumi. Ottimizzare l’uso degli elettrodomestici e cambiare qualche piccola abitudine può fare (forse) la differenza.
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