Il prossimo anno si rivelerà particolarmente vantaggioso per le bollette, il gestore infatti pagherà gli utenti grazie al ‘ritiro dedicato’.
È con la normativa riguardante il Superbonus che si è tornati a parlare di ritiro dedicato (RID), un servizio che si sta rivelando di fondamentale importanza, specialmente per chi è in possesso di impianti fotovoltaici. E proprio a tal proposito ARERA (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) ha diffuso i prezzi minimi garantiti tramite la delibera numero 34/05 – e aggiornati ogni anno – al fine di consentire una retribuzione fissa per i contribuenti, slegata dall’andamento del mercato energetico.
In particolare per Biogas e biomasse, con esclusione dei biocombustibili liquidi (eccetto gli oli vegetali puri tracciabili ex regolamento europeo CE n.73/09), il prezzo è fissato a 109,7€/MWh, fino a 2.000.000 kWh. Per l’eolica invece parliamo di 58,2 €/MWh, fino a 1.5000.000 kWh, per l’energia solare fotovoltaica di 46,4 €/MWh sempre fino a 1.500.000 kWh, per la geotermica siamo sui 60,8 €/MWh fino a 1.500.000 kWh e per tutte le altre fonti rinnovabili non menzionate il prezzo stabilito è di 46,4 €/MWh, fino a 1.500.000 kWh.
Come funziona il ‘ritiro dedicato’? Rappresenta un vantaggio per i contribuenti
In tanti si staranno chiedendo negli ultimi anni cosa sia questo ‘ritiro dedicato’ di cui si sente tanto parlare, specialmente in correlazione al Superbonus. Ebbene, la spiegazione è molto semplice visto che rappresenta il compenso che il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) eroga al proprietario di un impianto fotovoltaico per l’energia elettrica autoprodotta ma non consumata; quella che, di fatto, non viene sfruttata ma immessa direttamente nella rete nazionale. Il prezzo è fisso per ogni kWh di energia messa in rete, con GSE che in questo caso veste sia i panni dell’acquirente sia quelli dell’intermediario tra produttore e mercato energetico.
Il vantaggio è reale e concreto, soprattutto grazie ai prezzi minimi garantiti stabiliti ogni anno da ARERA; questi infatti garantiscono una redditività stabile che non risente della volatilità del mercato libero. In poche parole stiamo parlando di una compravendita di energia, situazione particolarmente favorevole per il contribuente visto che potrà beneficiare sia dei risparmi legati alla produzione di energia ‘in casa’ sia dalla vendita della stessa. Insomma, un motivo in più – e si aggiunge ai tanti già noti, comprese le numerose agevolazioni – per valutare l’installazione presso la propria abitazione.