Bollette energetiche boom: controlli della polizia nelle case a verificare il rispetto delle regole sui consumi?

I rincari in ambito energetico stanno caratterizzando questi ultimi mesi e, se il Governo ha varato un Piano ad hoc per la riduzione dei consumi, c’è chi si domanda se le forze dell’ordine potranno entrare nelle case per verificare l’osservanza delle regole atte a risparmiare sui consumi. Ecco come stanno realmente le cose.

Si sta parlando con sempre maggiore frequenza delle nuove regole sui consumi di gas e luce e delle politiche di contenimento dei costi, che saranno attuate da qui ai prossimi mesi.

Bollette
Bollette – Foto Trading.it

Ebbene, è notizia recente la redazione del piano nazionale per la riduzione dei consumi, e c’è chi a questo punto si domanda se vi sarà la possibilità di controlli ‘a campione’ all’interno delle case – al fine di verificare il rispetto dei vincoli all’uso dell’energia nel corso della giornata.

Ebbene sì, una misura che sarebbe da un lato un vero e proprio deterrente contro comportamenti non conformi alla logica del risparmio anti rincaro, e che dall’altro andrebbe ad individuare proprio coloro che non rispettano la legge sul punto. Ma è davvero possibile? È legittimo che la polizia entri nelle abitazioni private, per fare i controlli sul rispetto delle regole sul risparmio energetico? Facciamo chiarezza.

Bollette energetiche e risparmio consumi: controlli della polizia nelle case nel prossimo autunno-inverno?

Il giorno 6 settembre il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, ovvero un testo che reca gli impegni di decarbonizzazione per il 2030. Questi ultimi sono molto rilevanti per l’aumento dell’indipendenza energetica, in una delicata fase politico-internazionale come quella odierna. Da notare che il Piano è stato stilato e reso noto per la fase emergenziale in cui ci troviamo, nonostante il Governo sia incaricato del mero disbrigo degli affari correnti in vista delle imminenti elezioni politiche.

Dicevamo all’inizio che proprio l’emissione del Piano nazionale per la riduzione dei consumi fa scaturire la questione di possibili interventi della polizia nelle abitazioni, per controllare il rispetto dei nuovi limiti.

D’altronde i continui rincari dei costi delle bollette energetiche, a cui si combinano le nuove regole sui vincoli all’uso del riscaldamento, potrebbero far pensare ad un rischio di vedersi arrivare sotto casa i poliziotti per effettuare controlli e, se del caso, dare multe.

Ebbene, facciamo luce sul punto: non ci sono rischi di multe per chi non rispetta i limiti di riscaldamento, né rischi di controlli ad hoc nelle varie abitazioni per verificare i consumi. Ma ovviamente tutto è lasciato all’organizzazione del condominio e al ruolo di responsabilità dell’amministratore. Ogni condomino dovrà insomma fare in modo di rispettare quelli che sono gli oneri condominiali, cercando di evitare problemi e conseguenze per l’intero caseggiato.

Ma d’altronde i controlli potrebbero essere fatti nelle abitazioni soltanto con un mandato del magistrato, il quale può essere redatto soltanto in presenza di un reato. Piuttosto i controlli potranno aversi nei locali commerciali.

Bollette energetiche e rischio morosità sempre più concreto

In verità per i cittadini italiani il problema più urgente non è quello dell’eventuale ‘visita’ delle forze dell’ordine, piuttosto è costituito dalle difficoltà a sostenere il pagamento delle bollette luce e gas. La morosità non potrà che aumentare per vari milioni di persone, considerato anche che il prezzo dell’energia elettrica (compresa quella scaturita da fonti rinnovabili) è correlato alle turbolenze del gas. Ecco perché pure la bolletta della luce subirà inevitabili aumenti.

La morosità sulle bollette private potrebbe dunque complicare uno scenario socio-economico già a tinte fosche. Infatti, non bisogna dimenticare che la questione del recupero crediti, nel settore delle utenze luce e gas, è assai complessa. La situazione è in sintesi la seguente:

  • chi non riesce a pagare il creditore riceve solitamente il pignoramento dei beni, ma chi è utente di società di fornitura di luce, acqua, telefono e gas, rischia grosso;
  • in dette circostanze a seguito del mancato pagamento anche di una sola bolletta energetica, è spedita all’utente moroso una diffida e, se la morosità non viene risolta, l’erogazione del servizio subisce lo stop;
  • non solo. Se il debito non viene saldato in tempi non lunghi, l’utente subisce il distacco definitivo dell’utenza.

Uno scenario di certo non rassicurante, con il concreto rischio che molti cittadini, già gravati da tasse, spese quotidiane e scadenze di ogni tipo, si trovino improvvisamente senza gas e luce nei mesi più freddi. Va un po’ meglio per la sola fornitura di acqua, in quanto è vigente una norma che assicura 50 litri gratis di acqua al giorno anche per i cittadini morosi.

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