Se la bolletta dell’acqua fa paura per le cifre, non bisogna temere il peggio: ci sono casi in cui non dovete pagarle ed è legale!
È legale non pagare delle bollette? Sembra assurdo, ma la giurisprudenza abbraccia l’economia, e insieme regalano delle positività del tutto inaspettate. Chi non sopporta l’enorme ammontare della bolletta dell’acqua, può dire addio alle somme spropositate. Non dovete pagarle in queste specifiche situazioni, ed è estremamente vantaggioso.
Pagare i servizi come acqua, luce e gas è fondamentale per uno stile di vita moderno. Pensare di poter sopravvivere senza questi mezzi di sussistenza primari, è del tutto impensabile. Ma non c’è da sottovalutare però che nonostante rispetto al passato di consumi molta più acqua, è anche vero che rispetto agli ultimi decenni, l’ammontare delle bollette è lievitato anche se ci si comporta sempre allo stesso modo.
Magari non si attua del tutto un atteggiamento proprio sostenibile, però non vuol dire che si è degli spreconi a prescindere. Per cui, alcune somme sono davvero elevate, e alcune di queste non dovete pagarle. Perché?
Per una volta si usa il buon senso, non sono giurisprudenza con economia, ma anche politiche che con la misura del “giusto mezzo” affina la modalità migliore per gestire le cifre spropositate che nella bolletta dell’acqua fanno spesso lacrimare. Chi non si è trovato mai in una situazione del genere?
Non è così assurdo, ma nella bolletta dell’acqua se le cifre spropositate sono generate da perdita occulta, non dovete pagarle! Cos’è la perdita occulta? Si fa riferimento a un consumo elevato di acqua per via della rottura di parti dell’impianto. Visibili o meno, se si rompe un tubo nel giardino, non è sempre colpa del contribuente!
Si procede provvedendo autonomamente alla riparazione del danno, inviando una richiesta con dicitura di “depenalizzazione” proprio al gestore, al fine di ottenere uno storno dei consumi. Occhio però, la procedura non è sempre la stessa, cambia da gestore a gestore!
Di norma bisogna inviare immediatamente al proprio gestore idrico mediante raccomandata A/R o PEC, la contestazione dell’eccessiva fatturazione. Esprimendo un chiaro rifiuto delle cifre, poiché si tratta di un caso di perdita occulta. Da allegare ci sono alcuni documenti.
A partire dalla lettura del contatore in seguito alla riparazione, alla foto del contatore dopo l’intervento, ancora la fattura dell’idraulico che certifica, e infine il dettaglio del lavoro posto in essere. Quest’ultimo è essenziale! Sono tutti elementi che comprovano la problematica.
E se il gestore non ci crede e minaccia di sospendere la fornitura d’acqua? Bisogna inviare subito una diffida legale ricordando la contestazione effettuata, ed intimando di non procedere al distacco, fino alla risoluzione della questione.
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