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Banca Nazionale del Lavoro, dal corporativismo dello Stato fascista all’attuale multinazionale

Banca BNL rappresenta oggi uno dei maggiori gruppi bancari italiani con circa 2,5 milioni di clienti privati, distribuiti tra imprese, enti e professionisti.

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La BNL è stato un istituto di credito protagonista dell’economia italiana. A partire almeno dagli anni ’30 BNL è stato un intermediario di rilievo che ha dato corso alla storia del sistema bancario nazionale.

Nato come Istituto Nazionale di Credito per la Cooperazione, divenne nel 1929 Banca Nazionale del Lavoro. Sotto i nuovi principi riorganizzativi dello Stato fascista, l’istituto venne caratterizzato dal nazionalismo e dal corporativismo. BNL divenne nei fatti uno dei centri del sistema bancario dell’epoca, sino almeno alle privatizzazioni dei primi anni ’90.

La banca trasse tutti i vantaggi della sua centralità, che insieme ad altri istituti nati in quegli anni come INA diventato poi INPS, furono correlati al nuovo assetto istituzionale del Paese. BNL accelerò la sua espansione, soprattutto negli anni 60 della Repubblica, affermandosi come il primo istituto per rete commerciale, raccolta e operatività per settori e mercati.

Nel dopoguerra BNL ha avviato un processo di diversificazione, accelerato negli anni Settanta e Ottanta, con l’apertura di nuovi sportelli in Italia e all’estero. In quegli stessi anni porta avanti una strategia di acquisizioni nonché la costituzione di società come BNL holding Italia con sede a Milano. BNL è in quegli anni la prima banca in Italia a superare i compartimenti in cui gli istituti di credito tendevano a specializzarsi. BNL all’avanguardia e polifunzionale avvia nel 1991 un piano di ristrutturazione che la trasforma un anno dopo in spa, con una serie di scorporazioni e la fine del suo ruolo di Banca di diritto pubblico controllata dal Ministero del Tesoro. Con l’uscita dello Stato dalla partecipazione maggioritaria nel 1998 viene quotata alla Borsa di Milano.

L’attuale contesto operativo di BNL

Banca Nazionale del Lavoro fa parte dal 2016 del Gruppo BNP Paribas. Il Gruppo vanta oggi 11.500 dipendenti ed è uno dei leader mondiali nei servizi bancari e finanziari.

BNP Paribas è un gruppo internazionale presente in più di 70 paesi e opera in Unione Europea in quattro mercati principali costituiti da Francia, Italia, Belgio e Lussemburgo. Il Gruppo è quotato nel CAC 40 la Borsa di Parigi, ed è inoltre presente nei principali indici borsistici internazionali. BNL e il Gruppo BNP Paribas offrono oggi servizi finanziari a sostegno delle politiche ambientali e sostenendo un processo economico inclusivo attento al futuro delle nuove generazioni. Tra i principali servizi finanziari offerti ci sono quelli relativi alla gestione patrimoniale, servizi di credito al consumo, servizi fiduciari, servizi di Corporate Governance.

Le banche del gruppo che si differenziano per la denominazione sono:

  • Artigiancassa è specializzata nella gestione di fondi pubblici di agevolazione, che favoriscono l’accesso al credito delle imprese artigiane italiane.
  • Arval, leader nel noleggio a lungo termine, è impegnata nella progettazione di soluzioni di mobilità esclusive e flessibili studiate in particolare per sopperire alle esigenze aziendali.
  • Axepta è l’azienda dedicata alla gestione delle transazioni di pagamento effettuate con i POS.
  • Findomestic Banca nata nel 1984 specializzato nel credito al consumo, cioè nel credito alle famiglie per l’acquisto di beni e servizi a uso privato.
  • Servizio Italia, leader dei servizi di amministrazione fiduciaria di patrimoni conto terzi.

Chi è a capo di BNL

Amministratore delegato Elena Goitini

Nata Milano nel 1969. Si laurea in Economia presso l’Università Bocconi e approfondisce la sua formazione con diplomi in Management presso Insead di Parigi, IMD di Losanna e la Bocconi School of Management.

Nel 1993 inizia la sua carriera in PWC un network multinazionale di imprese di servizi professionali che fornisce consulenza di direzione strategica, revisione di bilancio e consulenza legale e fiscale. Data l’esperienza maturata entra nel Gruppo Unicredit dove ricopre vari incarichi sia Italia, che all’estero. Nel 2005 assume la Responsabilità di Head of CEE Retail & Private Banking.  Nel 2019 entra in BNL come Responsabile della Divisione Private Banking e Wealth Management. Dal 28 aprile 2021 è Amministratore Delegato di BNL e Responsabile BNP Paribas per l’Italia nonchè membro del Comitato Esecutivo.

Presidente Andrea Munari

Nato a Treviso nel 1962 è Laureato in Economia Politica presso l’Università Bocconi di Milano. Dopo aver iniziato la carriera in Standard Chartered a Milano fino al 1991 è passato a Morgan Stanley fino al 1997 lavorando a Londra e a Parigi, nelle aree Fixed Income e Trading.

Successivamente ha lavorato nel campo finanziario fino al 2015 quando è diventato Amministratore Delegato e Direttore Generale di BNL. Nello stesso anno è Responsabile di BNP Paribas per l’Italia e membro del Comitato Esecutivo sino al aprile 2021, quando ha concluso il suo mandato e assunto il ruolo di Presidente. Dal 2016 è inoltre Presidente di Findomestic Banca.

Vice Direttore Generale Marco Tarantola

Laureato in ingegneria Elettronica presso l’Università degli Studi di Palermo, ha ricoperto vari ruoli in ExxonMobil Italia fino al 2001. Entrato successivamente in McKinsey & Company,  segue diversi progetti supportando le principali istituzioni finanziarie italiane nei settori del Retail e Corporate Banking, nonchè gruppi del settore Oil & Chemicals fino al ruolo di Engagement Manager. Dal 2006 al 2008 entra a far parte di Banca di Roma, assumendo il ruolo di Responsabile dello Sviluppo Commerciale Retail & Private.

Entra in BNL BNP Paribas dal 2008 con il ruolo di Responsabile della Rete Retail. Nel 2011 assume l’incarico di Direttore della Divisione Retail & Private, assumendo la carica di Direttore Generale per il Gruppo nel dicembre 2012.

Vice Direttore Generale VIttorio Ogliengo

Nato ad Asti nel 1958 si laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Torino. Matura esperienze significative nei settori della consulenza, del Corporate Banking, Corporate Finance e Investment Banking in realtà come PWC e Citibank. In seguito, entra nel Gruppo Fiat dove assume la carica di Assistant International Treasurer e successivamente di Direttore Generale di Fiat Deutschland, holding Finanziaria del Gruppo Fiat in Germania.

Nel 1994 entra a far parte del Gruppo Barilla dove ricopre vari incarichi sino al 2003 anno in cui viene nominato Amministratore Delegato e Chief Financial Officer di Barilla Holding SpA. Dal 2005 in Unicredit, dove ricopre diversi ruoli all’interno della Divisione Corporate and Investment Banking. A partire dal 2018 è Presidente del consiglio di amministrazione di BNP Paribas e Vice Direttore Generale di BNL.

Per quanto riguarda l’azionariato il gruppo non rileva azionisti di maggioranza. Le quote più rilevanti superiori a 1% sono detenute da

  • Dodge & Cox International Stock Fund un fondo di investimento che investe in aziende di consolidate di medie grandi dimensioni con una quota pari al 1,64%
  • Oakmark International Fund una holding che investe principalmente nel settore azionario di aziende a media e bassa capitalizzazione con una quota del 1,31%
  • Vanguard International Stock Index, fondo comune di investimento con una quota del 1,10%

Quanto è sicura BNL?

BNL è una realtà consolidata facente parte di un gruppo con ampie prospettive di crescita. Gli indicatori patrimoniali di BNL nel 2020 hanno mostrato una tendenza generale positiva, la banca ha chiuso l’esercizio 2020 con un utile netto di 231 milioni di euro, una crescita maggiore del 30% rispetto ai 177 milioni del 2019.

La banca rileva una diminuzione dei costi operativi grazie al miglioramento dell’efficienza e una riduzione del rischio di esercizio riconducibile al miglioramento della situazione sanitaria internazionale. Il Patrimonio netto della banca nel 2020 è aumentato a 5.734 Miliardi di euro in aumento di 210 milioni rispetto al 2019.

Per quanto riguarda gli indicatori prudenziali di BNL essi si mostrano in crescita rispetto all’anno precedente in media di 0,3 punti percentuali. Gli accordi di Basilea hanno determinato dei principi di misurazione, condivisi dalle autorità economiche di oltre centro paesi, al fine di valutare con verifiche regolari e universalmente condivise affidabilità e adeguatezza dell’attività bancaria.

Il CET1 è il parametro più osservato per valutare e classificare la solidità di un istituto di credito. Il Common Tier Equity descrive il rapporto percentuale tra capitale a disposizione della banca e le sue attività ponderate per il rischio, come crediti deteriorati e inadempienze finanziarie. La BCE ha stabilito che tale valore minimo deve essere pari o superiore al 8%. Esso può variare presentando piccoli scostamenti in base alla condizione presente. Per quanto riguarda BNL il CET 1 ratio del 2020 è pari 11,83%

Il Total Capital Ratio è parametro indica il rapporto percentuale tra il patrimonio di vigilanza e i crediti che tale banca ha concesso ai clienti. La BCE ha stabilito che tale valore deve essere pari o superiore al 10,5%. Il Total capital ratio di BNL del 2020 è pari al 14,34%

Tier 1 capital ratio costituisce la misura del patrimonio di base indicativo della solidità patrimoniale di una banca. Questo valore deve essere pari o superiore al 6%. Il Tier 1 capital ratio di BNL del 2020 è pari a 12,24%

Prodotti finanziari

Per i propri clienti BNL mette a disposizione strumenti di risparmio e di investimento, prodotti assicurativi e previdenziali. L’offerta si diversifica offrendo ad aziende e pubblica amministrazione una consulenza finanziaria accompagnata da servizi e soluzioni innovative. Offre supporto inoltre per le aziende italiane che operano o intendono operare all’estero, affiancandole come partner strategico e offrendo loro un accesso semplice e privilegiato ai propri servizi.

Fondi comuni di investimento

I fondi comuni sono strumenti di investimento che danno la possibilità di disporre in modo professionale di una gestione del proprio risparmio e del rischio di mercato. Per quanto riguarda BNL questi sono gestiti da SGR acronimo di società di gestione del risparmio che raccolgono i capitali al fine di maturare un rendimento tramite diversi strumenti finanziari.

Le società di gestione possono investire in fondi azionari, obbligazionari o in entrambi, in quest’ultimo caso si parlerà di fondi bilanciati e flessibili. Investire in fondi comuni vuol dire affidare la gestione del patrimonio a professionisti esperti e diversificare il proprio portafoglio di investimenti. Le società di gestione sono sottoposte a una serie di severi controlli, con un patrimonio giuridicamente separato da quello della società di gestione.

BNL offre un’ampia gamma di soluzioni di investimento in tema di fondi comuni, coprendo tutte le classi di investimento in modo da garantire la massima diversificazione e soluzioni ottimizzate per ogni profilo di rischio. Oltre ai comuni fondi di investimento BNL affianca la sua offerta con le Sicav, società per azioni a capitale variabile, i cui sottoscrittori diventano soci con tutti i relativi diritti, come partecipare alle assemblee ed esercitare il diritto di voto. La società opera con l’obbiettivo di raccogliere il capitale e offrire al pubblico le proprie azioni, remunerando l’investitore tramite la variazione del valore delle stesse.

Polizze assicurative

Le polizze assicurative sono una soluzione di investimento ideale per chi vuole ottenere un beneficio che possa accompagnarli per una parte importante della propria vita. BNL offre ai propri clienti sia polizze assicurative tradizionali o polizze assicurative di investimento. Queste ultime offrono una vasta gamma di possibilità per incrementare e proteggere allo stesso tempo il capitale destinando una parte assicurata per un evenienza futura.

Con questi prodotti, potrai investire il tuo capitale o risparmiare un poco alla volta, costruendoti nel tempo le risorse per realizzare i tuoi progetti. È possibile anche realizzare una pensione integrativa o destinare il proprio capitale a un soggetto designato. I rendimenti di queste polizze sono tassati solo al momento del disinvestimento, in questo modo accrescono il rendimento nel tempo massimizzando l’effetto degli interessi.

LEGGI ANCHE>>Fondi pensione: cosa sono e perchè spesso se ne ha bisogno

  • Polizze tradizionali: Queste polizze sono indicate per chi desidera accantonare piccole somme sul lungo periodo per realizzare un capitale tramite un piano di versamenti periodici. Le polizze assicurative di investimento tradizionali hanno come obbiettivo una gestione conservativa. Questo è in grado di proteggere il capitale maturando piccoli rendimenti costanti nel tempo.
  • Polizze Multiramo: Queste polizze permettono di costruire un piano di risparmio con flessibilità nei versamenti, nonché sicurezza per la parte investita nella Gestione Separata. Se si dispone già di un capitale e si desidera valorizzarlo queste polizze offrono diverse opzioni per raggiungere gli obbiettivi finanziari prefissati. Queste possono essere personalizzate in base alla propensione al rischio e alle aspettative di rendimento.
  • Unit linked: Le polizze unit linked sono collegate all’andamento di fondi di investimento. Consentono di cogliere tramite una gestione attiva le migliori opportunità dei mercati finanziari, con i vantaggi di una polizza assicurativa vita.

PIP

Il PIP acronimo di piano individuale pensionistico, è uno strumento di previdenza integrativa. Nello specifico il PIP è un’assicurazione sulla vita a versamenti ricorrenti e integrativi, finalizzata a disporre di un capitale aggiuntivo che affianca la pensione in modo proporzionale in all’importo complessivo del capitale versato e della durata del periodo di contribuzione. Oltre a questo è possibile utilizzare il capitale accumulato per affrontare anche prima del pensionamento eventuali difficoltà personali, come un periodo di disoccupazione o inoccupazione, spese sanitarie, ristrutturazione della prima casa. La pensione o l’accredito spettante è reversibile in favore del coniuge, dei figli o di altri beneficiari designati.

Certificates

I Certificates o Certificati di investimento sono contratti derivati che replicano l’andamento di un sottostante, rappresentativo dell’andamento di un comparto economico, come ad esempio indici delle maggiori borse mondiali, obbligazioni delle maggiori economie, settore energetico come gas e petrolio e materie prime come i metalli preziosi.

I Certificates sono privi di effetto leva e risultano indicati per coloro che hanno esigenze di diversificazione e sono utili in special modo per chi vuole proteggersi dal rischio con una un’aspettativa di rendimento orientata sul medio lungo termine.

Investimenti ESG

Gli ESG acronimo di Environmental, Social and Governance sono la risposta per coloro che si chiedono se è possibile investire eticamente. Gli ESG sono investimenti che presuppongono un approccio sostenibile e responsabile nel processo di costruzione del portafoglio, con un attenzione alle ripercussioni ambientali e alle ricadute sociali delle attività economiche coinvolte.

In quanto tali questo prodotto finanziario è indicato per chi è consapevole delle nuove tendenze e delle sfide intraprese dai legislatori a livello internazionale. Questi investimenti sono classificati in base al loro contributo verso l’annullamento dell’impatto ambientale delle maggiori economie mondiali. L’investimento ESG è indicato per tutti coloro che hanno intenzione di contribuire con il loro capitale a promuovere gli obiettivi di sviluppo sostenibile e favorire una crescita equa. BNL consapevole delle sfide in atto promuove questo tipo di investimento aspirando a costruire un futuro migliore, senza rinunciare a offrire un profitto e un rendimento sul medio lungo termine.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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