L’identità digitale inserita in un mercato unico dei servizi ben collaudato, con il contributo della blockchain può accelerare l’innovazione e la competitività di molte aziende.
L’identità digitale è un insieme di dati certificato che consente di risalire in modo univoco a un unico soggetto, non solo a una persona, ma anche un’azienda o un prodotto. Inserita in contesti differenti, può facilitare la fruizione di un servizio commerciale, come gli acquisti di beni o servizi on line, l’accesso a servizi finanziari come quelli bancari o quelli della pubblica amministrazione. Abilitando l’utente ad accedere da remoto in modo univoco per servizi differenti, potrà avere un ruolo centrale in un futurodove sarà sempre più importante velocizzare il processo identificativo.
Il servizio che fornisce l’identità digitale in Italia denominato SPID è divenuto operativo a partire dal 2014, nel 2020 sono quasi il 25% gli italiani che si sono dotati di un’identità digitale, con un incremento del 140% rispetto al 2019. Con un uso che è diventato sempre più frequente nell’ultimo anno, anche al fine di per poter usufruire dei servizi di tutela e le indennità basati sul reddito sia per disoccupati che per lavoratori.
Le circa 13 milioni le identità SPID attive in Italia sono una goccia nell’oceano, ma rivelano un contributo importante a sostenere quella tendenza sempre più attuale, fatta di sistemi basati su un’economia immateriale ma sufficientemente reale da modificare i modelli economici e finanziari ai quali eravamo abituati, come ad esempio la decentralizzazione di infrastrutture e servizi.
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Blockchain: l’impatto sul mondo del lavoro
La blockchain è quella tecnologia attraverso la quale un sistema elettronico crittografato e decentralizzato, permette di coordinare lo scambio di dati, pagamenti e informazioni, senza l’ausilio di un’autorità garante, la quale è sostituita da un sistema che assegna un’identità univoca verificata e non modificabile alla quale le parti, pur non conoscendosi, possono affidarsi e fidarsi così reciprocamente.
Le applicazioni della tecnologia blockchain sono varie. Esse possono modificare l’assetto di diversi settori economici, cambiando anche gli impieghi al loro interno, sia per tipo di mansioni svolte che per numero di dipendenti. Nella maggior parte di esse, con l’aumento dell’automazione e dell’efficienza dovuta a questo sistema di verifica decentralizzata, assisteremo a un calo del personale necessario.
Tra i settori sicuramente più coinvolti vi sono la finanza, con la creazione di valori digitali come le criptovalute e i servizi finanziari correlati, che la blockchain divenuta protagonista, sostituirà con sistemi capaci di funzionare e offrire i servizi di una banca, senza nessun intermediario umano necessario. Con personale e costi di mantenimento che rispetto a un istituto di credito risulteranno particolarmente ridotti.
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Si modificheranno anche i settori relativi alla proprietà intellettuale al diritto d’autore. Le opere infatti una volta assegnata un’identità digitale univocamente riconosciuta, potranno essere immediatamente associate al legittimo proprietario. La verifica per mezzo di un sistema decentralizzato come la blockchain, permetterà di tracciare immediatamente la legittimità dell’utilizzatore, che potrà usufruirne solo in maniera coerente all’algoritmo assegnato, nonché scoprire e disabilitare in maniere praticamente immediata le opere come video, musica, film e testi caricati o scambiati illegalmente o senza autorizzazione.
Non solo opere intellettuali, ma anche i prodotti potranno venire tracciati e si potrà così impedirne la sofisticazione e la falsificazione, compresi gli alimenti d’origine protetta o controllata.
Il calo occupazionale dovuto alla tecnologia
Il settore dove avverrà probabilmente il calo di occupazione maggiore è quello degli intermediari legali e tutte le terze parti necessarie alla verifica e la validazione di un contratto. Gli smart contract sono una di quelle applicazioni che potranno risultare più impattanti per il modo in cui oggi stipuliamo accordi e scambi commerciali. La tecnologia implementata nella blockchain di Etherum potrà essere in grado di sostituire per esempio l’agente immobiliare, gli avvocati che lavorano negli uffici legali alla verifica di contratti nonché alle credenziali delle persone coinvolte, gli impiegati notarili e le mansioni adibite alla verifica di bolle, ricevute fiscali, vedranno i loro compiti se non sostituiti, ampiamente ridimensionati da un registro pubblico immutabile verificato automaticamente da ogni possessore con un’identità univoca per ogni oggetto processo o persona coinvolta.
Microsoft, Huawei, Bank of America, Mastercard, IBM, Walmart: sono alcuni tra i grandi nomi illustri che applicano già a una parte del loro business la tecnologia blockchain. In un futuro non troppo remoto potremmo assistere a un adozione di massa della tecnologia con un sistema fiscale, economico e giuridico più decentralizzato dove gli individui saranno i protagonisti in grado di stabilire contratti e accordi reciproci per mezzo di una rinnovata fiducia, con il concorso della tecnologia.