Il mondo delle criptovalute diventa sempre più protagonista dell’economia tradizionale e arriva fino a settori impensabili solo qualche anno fa. È il caso di Bitget e Juventus.
Nell’ultimo anno, infatti, è esploso l’interesse da parte delle società nel mercato delle criptovalute per il mondo del calcio.
NFT, criptovalute e piattaforme exchange che si pubblicizzano attraverso i club più popolari. Bitget e Juventus, dal 28 settembre 2021, hanno una partnership con l’exchange con sede a Singapore che viene pubblicizzato sulle maniche delle divise Juventus.
La piattaforma asiatica su cui è possibile scambiare criptovalute e fare trading ha oltre due milioni di utenti ed è in grado di diventare popolare anche in Europa data l’esposizione internazionale.
Il primo sponsor di manica della storia del club bianconero è stato sancito con un accordo biennale da 12,5 milioni di euro. Una vera e propria sorpresa in quanto Bitget è un exchange semi sconosciuto in Italia. In quest’ottica, la partnership con la Juventus potrebbe essere stata studiata proprio per aprirsi al mercato europeo.
Le sponsorizzazioni calcistiche traggono vantaggio dai settori consolidati che vogliono espandere tramite la visibilità del pallone la loro quota di mercato. Negli scorsi anni è accaduto lo stesso con le piattaforme di trading. Nel 2021 sono stati siglati 392 accordi a livello mondiale tra società calcistiche e broker online, di cui 43 accordi con club italiani.
Un mercato che si è ritagliato uno spazio rilevante a livello globale a cui si affiancano ora anche gli exchange. Il punto in comune è che entrambi i servizi sono in grado di offrire al pubblico in modo indiretto o diretto il trading sulle criptovalute. Bitget, grazie all’accordo con la Juventus, punta a continuare a crescere, in un rapporto sempre più stretto con il mondo del calcio.
Come le tendenze economiche anche il mondo delle sponsorizzazioni calcistiche è in una fase di cambiamento, con l’avvento delle criptovalute nell’ultimo anno a farla da padrone sulle maglie dei club. Così le aziende italiane prime e internazionali poi hanno sempre fatto uso della visibilità delle squadre di serie A per entrare nelle case degli europei.
La Juventus è una di quelle che può fare gola a tanti marchi. Fu il Perugia nel 1979 a esibire il primo sponsor sulla maglia della storia del calcio italiano. Pasta Ponte divenne un nuovo logo sul petto all’altezza dello scudetto col grifone, velatamente nascosto per evitare polemiche dalla dicitura Ponte Sportswear.
Fu l’apripista, aprendo questa possibilità alle squadre che volevano crescere essendo finanziate dalle aziende che a loro volta volevano svoltare grazie al marketing. La strategia del club bianconero è quella di scegliere sempre brand molto importanti nel mondo, marchi di società che abbiano prestigio internazionale sullo stesso piano di quello del club.
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