Bitcoin per gli stipendi degli italiani: ecco perchè il sogno è possibile

Bitcoin e stipendi anche in Italia la cosa potrebbe diventare presto realtà. Le ultime evoluzioni di un fenomeno straordinario.

Bitcoin

Il bitcoin ha ormai convinto anche il più scettico degli investitori. Parliamo di una moneta virtuale, una criptovaluta che un bel po’ di anni fa, ormai, ha fatto il suo esordio sulla scena mondiale. Pochi gli investitori disposti realmente a puntare su questo nuovo sconosciuto prodotto, se cosi può essere chiamato. Dubbi sulla non fisicità della moneta, sulla volatilità della stessa, sulla possibilità insomma di ritrovarsi dopo qualche tempo con un pugno di mosche tra le mani, al posto dei lauti guadagni potenzialmente promessi.

Ad oggi, dopo un po’ di anni, come detto, dalla loro comparsa i Bitcoin son arrivati ad un valore che supera i 66mila dollari, qualcosa di assolutamente inaspettato. Ma non è solo di Bitcoin che si parla negli ultimi tempi, da segnalare in fatti anche Ether, seconda criptovaluta più famosa al mondo, oggi a quota 4.730 dollari. La novità, abbastanza rilevante consiste nella possibilità per il futuro, di ricevere il proprio stipendio parzialmente proprio in Bitcoin. Cosi, come espressamente richiesto dal nuovo sindaco di Miami, dinamica di fatto anche già avvenuta. Ma non è solo il repubblicano Francis Suarez.

Stipendi in Bitcoin: anche il Brasile si affaccia all’inattesa possibilità.

Non sono soltanto gli Stati Uniti a guardare a questa innovativa possibilità. In Brasile infatti, è al vaglio del Parlamento la proposta di introdurre parzialmente per quel che riguarda i pagamenti degli stipendi dei dipendenti pubblici, proprio l’utilizzo dei Bitcoin. La misura che andrebbe estesa anche ai lavoratori del settore privato, prevedrebbe dunque la possibilità di richiedere tale tipologia di pagamento alla fine del mese. A questo punto ci si chiede quanto una simile misura possa essere presa in considerazione anche nel nostro paese.

LEGGI ANCHE >>> Il Bitcoin non si ferma più: si guarda a quota 100mila con ambizione

Nel nostro paese, almeno al momento l’ipotesi appare piuttosto remota. Non esistono progetti o addirittura provvedimenti che guardino in quella direzione anche in un futuro vicino. La presidenza del Consiglio poi di Mario Draghi, poi, secondo alcuni non rappresenta il massimo della condizione per puntare su una criptovaluta in maniera cosi decisa. Bisognerà attendere, insomma, qualche altro anno e sperare, in tal caso che un piccolo accenno di proposta possa venire fuori da qualche parte politica. Per il momento non possiamo fare altro che guardare ciò che succede in altri paesi, dove non si teme di investire e farsi pagare in criptovalute.

Gestione cookie