Il prezzo del Bitcoin negli ultimi giorni ha mostrato segnali di ripresa. Cosa ci suggerisce il grafico? C’è una nuova opportunità di acquisto?
La scorsa settimana la quotazione del Bitcoin ha subito un brusco calo chiudendo in area 45.200 dollari e facendo registrare una performance del -21,31% rispetto alla chiusura della settimana precedente a ridosso del massimo storico e, precisamente, in area 57.500 dollari. Questa ondata di vendite era stata innescata dalle dichiarazioni della attuale Segretaria al tesoro USA, Janet Yellen, che aveva espresso seri dubbi sull’affidabilità delle criptovalute sia come mezzo di pagamento che come strumento speculativo.
Come è possibile notare dal grafico su timeframe giornaliero, la discesa dei prezzi, successiva alla segnatura del nuovo massimo storico, si è arrestata poco al di sopra del supporto posizionato in area 42.000 (livello che aveva funzionato da resistenza ad inizio gennaio, rallentando momentaneamente la corsa al rialzo del prezzo). In particolare, il minimo di questa correzione è stato registrato in data 28 febbraio proprio in corrispondenza del livello 50% di Fibonacci in area 43.000 dollari.
I ritracciamenti di Fibonacci sono uno strumento molto utilizzato nell’analisi tecnica per evidenziare dei livelli di supporto o resistenza in corrispondenza dei quali il trend dominante potrebbe riprendere la sua corsa, in seguito a una correzione. Nel caso specifico del grafico del Bitcoin, il livello 50 di Fibonacci ci suggerisce che il movimento di correzione ha coperto uno spazio pari alla metà (50%) dell’ultimo impulso rialzista partito dal minimo del 22 gennaio e terminato col massimo storico segnato in data 21 Febbraio. I ritracciamenti di Fibonacci vanno, infatti, tracciati tra un minimo e un massimo significativi dell’ultimo impulso direzionale, allo scopo di individuare dei livelli a partire dei quali la correzione potrebbe interrompersi, consentendo al trend dominante di ricominciare la propria corsa.
Bitcoin: rinnovata fiducia degli investitori?
Il 50% e il 61,8% sono i livelli più importanti da monitorare. Di solito, infatti, si considerano ben strutturate le tendenze nelle quali i movimenti correttivi coprono circa la metà dell’ultimo impulso in direzione del trend. Il livello del 61,8% viene raggiunto dai forti movimenti correttivi e una rottura netta di tale livello rappresenta,in genere, un importante segnale di deterioramento della tendenza precedentemente in atto.
Questa zona di prezzo compresa tra il supporto in area 42.000 e il 50% di Fibonacci in area 43.000 sembra, quindi, essere molto importante per il prezzo del Bitcoin. Inoltre, la candela rialzista di lunedì 1 marzo è indicativa di una giornata fortemente direzionale (corpo molto esteso e ombre molto piccole) e sembra aver innescato la ripartenza del trend rialzista, subito dopo il minimo in area 43.000 dollari registrato nella giornata del 28 febbraio. Successivamente, si è verificata una candela di indecisione nella giornata del 2 marzo, il cui massimo è stato superato con forza nella giornata del 3 marzo, rafforzando l’ipotesi di una rinnovata fiducia degli investitori nel Bitcoin.
In virtù di ciò, si potrebbe entrare in acquisto, posizionando lo stop loss al di sotto dell’area cruciale dei 42.000 dollari e, qualora il prezzo si muovesse effettivamente al rialzo, si potrebbero lasciar correre i profitti fino alla segnatura di un nuovo massimo storico in area 60.000 dollari. Sarebbe prudente, una volta raggiunto il livello di resistenza dei 58.000 dollari, portare lo stop loss a break even, cioè sullo stesso livello di entrata a mercato, in modo da annullare il rischio. Ovviamente, tale operazione andrebbe dimensionata sulla base del proprio modello di gestione del rischio, contenendo le perdite nei limiti prestabiliti e senza correre rischi eccessivi.
Nota: questo articolo ha finalità puramente informative e didattiche; l’analisi dei mercati finanziari può essere effettuata sulla base di tante metodologie diverse, come differenti possono essere le conclusioni cui le stesse conducono. Perciò, quanto detto non deve essere inteso come consiglio operativo di investimento. L’attività speculativa comporta notevoli rischi e chiunque la svolga se ne assume piena responsabilità. Pertanto, gli autori declinano ogni responsabilità circa danni derivanti da decisioni di investimento prese dal lettore.