Bitcoin consolida e beneficia della discesa del dollaro; una ulteriore boccata di ossigeno per gli investitori che mantengono in portafoglio la criptovaluta.
Oggi i prezzi del Bitcoin si muovono all’interno di un canale crescente attualmente compreso tra 20.800 e 24.500 dollari.
Lunedì la più grande criptovaluta è scesa fino del 2,4% a 23.247 dopo aver raggiunto sabato i 24.658 dollari. A luglio la criptovaluta ha realizzato il suo massimo incremento dal mese di ottobre e pari al 27%. Anche Ethereum il suo più grande competitore ha registrato nello stesso mese una variazione positiva del 70%; è la sua performance migliore da gennaio 2021.
L’obiettivo di questo movimento rialzista sembra essere la chiusura del gap in area 29.000 dollari. Nel frattempo l’economia degli Stati Uniti entra ufficialmente in recessione dato il calo del Pil per il secondo trimestre consecutivo. Prima di valutare gli effetti positivi delle politiche monetarie sul breve periodo i trader alleggeriscono le posizioni sul dollaro favorendo la tenuta del livello degli asset correlati, come quelli sul forex e sul mercato delle criptovalute.
Una ulteriore conferma rialzista potrebbe avvenire con un nuovo test dell’area intorno ai 20.000 dollari o in alternativa con il raggiungimento del livello dei 30.000 dollari. Tra i segnali che mostrano un’opportunità di ingresso, oltre la tenuta del livello anche i dati di Glassnode. La piattaforma fa notare come i trader intraday hanno mostrato una domanda elevata tra i 30.000 e 40.000 dollari, due punti pivot da monitorare nel prossimo futuro a cui la criptovaluta si avvicina per la debolezza dei volumi in vendita.
Secondo gli esperti le dinamiche dell’offerta stanno migliorando sul lungo termine mano che avviene la ridistribuzione, spostando gradualmente Bitcoin verso livelli di prezzo più alti. Nonostante il prezzo di BTC sia sceso del 65% dal suo massimo storico, il consenso generale tra i minatori rimane quello di mantenere la calma e continuare semplicemente a sostenere, anche in questo ciclo di mercato avverso, la blockchain.
Oltre a poter investire sul Bitcoin tra i modi alternativi per cercare di valorizzare il proprio capitale ci sono gli ETP. Gli Exchange traded products, sono prodotti negoziati in borsa il cui valore replica quello del sottostante all’interno del mercato di riferimento. Sono un esempio di questi gli ETF e gli ETN; il primo è un fondo negoziato in borsa che traccia la variazione del prezzo di un paniere di asset come gli indici azionari, mentre i secondi sono strumenti finanziari emessi a fronte di un investimento diretto da parte dell’emittente nei contratti derivati sottostanti. Il prezzo si lega così direttamente o indirettamente alla performance del sottostante.
Così gli ETP Crypto sono un’alternativa all’investimento diretto in criptovalute e sono adatti per chi vuole avere un accesso più semplificato al trading; questo senza passare per un Exchange di criptovalute. In questo modo lo scambio avviene esattamente come per i derivati sulle azioni o sulle commodity, senza necessariamente possederne il sottostante.
L’ultimo vantaggio è quello di poter accedere anche con un ETP allo staking sulle criptovalute. Questo consente di poter mettere a disposizione la propria liquidità come su un conto deposito per guadagnare passivamente dagli interessi; le criptovalute a cui si collega il servizio sono Polkadot, Tezos, Cardano e Solana.
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