Bitcoin si trova oggi sotto il livello chiave dei 20 mila dollari, con variazioni del 5% in un range che non promette bene per tutto il comparto delle criptovalute.
Il livello è ritenuto importante oltre che per il suo valore psicologico anche perché proprio da qui è partito l’ultimo trend long che ha portato a novembre 2021 Bitcoin vicino ai suoi massimi storici.
Risente del clima di incertezza e sfiducia sul futuro della crescita economica e quindi dell’impiego delle criptovalute tutto il settore. Ieri anche Ethereum che ha perso il 7% del suo valore scendendo a 1.023 dollari. Da questa primavera il prezzo del Bitcoin si è più che dimezzato passando dai 45.857 ai 20.000 dollari.
Il Bitcoin va verso il suo peggior trimestre in oltre un decennio; l’attuale calo del 58% è il peggior risultato dal terzo trimestre del 2011, quando la criptovaluta era ancora nella sua fase embrionale.
Il sentiment ribassista ha pervaso il settore e le maggiori piattaforme di scambio come Coinbase che hanno cominciato il taglio del personale. La società ha ridotto del 18% i suoi dipendenti; tuttavia secondo un articolo pubblicato da Bloomberg, l’exchange ha intenzione di espandere il suo giro d’affari in Europa chiedendo l’autorizzazione in diversi Paesi e aprendo sedi nello specifico in Italia, Francia e Spagna e Olanda. Secondo le stime della banca d’investimento Usa il profitto dell’azienda può ridursi quest’anno di ben il 61%, un dato da contestualizzare considerata la forte espansione nel 2021 in termini di fatturato pari a più del 500%.
La situazione è analoga a quello del settore tecnologico Usa. I recenti crolli sono quindi da contestualizzare in uno scenario macroeconomico a cui si allineano anche i principali listini globali.
In mezzo al caos, chi ha in portafoglio Bitcoin ha tirato un sospiro di sollievo alle parole del presidente della SEC. Gary Gensler ha sostenuto che il Bitcoin è l’unica criptovaluta che può essere considerata una commodity e regolamentata in tal senso. La SEC è sempre molto prudente nel regolamentare e avallare asset del settore delle criptovalute soprattutto ora che il Bitcoin rimane correlato al mercato azionario Usa. È possibile in questo contesto che l’incertezza porterà altri trader a speculare su ribassi che proiettano il prezzo minimo verso almeno i 12 – 13.000 mila dollari.
Marcus Sotiriou, analista del broker GlobalBlock, con sede nel Regno Unito, ha analizzato i recenti flussi di mercato in uscita dal Bitcoin scoprendo che sull’asset si sta realizzando il più grande deflusso di capitali della sua storia.
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