A Warren Buffett piacciono le aziende e gli asset concreti. Nello specifico quelli che possono dimostrare un valore secondo l’analisi fondamentale. Ecco le ultime dichiarazioni in tema di Bitcoin.
Tra i preferiti di Buffett gli asset capaci di crescere nel tempo e generare solidi valori patrimoniali.
La strategia di investimento di Warren Buffett fa riferimento all’analisi fondamentale del valore di un’azienda. È per questo che secondo il grande investitore Usa il Bitcoin non è un asset che può avere successo nel tempo; oltre a questo mancano i presupposti tecnici per poter giustificare un investimento diretto su una qualsiasi delle circa 10.000 criptovalute oggi presenti.
Warren Buffett è riuscito con le sue capacità di analisi e investimento a trasformare Berkshire Hathaway in una delle più profittevoli società negli Stati Uniti. Le sue azioni negli ultimi dieci anni hanno reso, soltanto in termini di crescita del capitale investito, una media maggiore del 38% all’anno. Comprendere in anticipo le possibilità di rendimento del giro d’affari di un’azienda quotata è il presupposto che ha guidato fino a oggi gli investimenti di Warren Buffett.
Warren Buffett non crede al Bitcoin come alternativa al dollaro USA e assegna loro un valore nullo
Il suo stile di trading è basato sull’analisi fondamentale o value investing. Per questo motivo più volte Buffett ha dichiarato di “non capire” il Bitcoin e di non avere alcuna intenzione di investire nonostante i rendimenti straordinari.
Il suo consiglio per investire è quello di non pensare di acquistare azioni ma di acquistare la società quotata. La sua concretezza lo ha perciò portato a considerare come nullo il valore delle criptovalute. Queste non avrebbero senso neanche come moneta alternativa; negli “Chiunque pensi che gli Stati Uniti accettino qualcos’altro oltre al dollaro come mezzo di pagamento è fuori di testa”
“Se per l’1% su tutti i terreni agricoli negli Stati Uniti, mi chiedessero di pagare 25 miliardi di dollari lo farei, ha detto Buffett. Se mi offrissero l′1% di tutti i condomini del paese per 25 miliardi di dollari, staccherei un assegno. Ma se mi dicessero di possedere tutti i Bitcoin del mondo e me li offrissero per 25 dollari non li prenderei perché non saprei cosa farne. Gli appartamenti produrranno l’affitto e le fattorie produrranno cibo, ma i Bitcoin non producono nulla”.