Benzina: c’è il rimborso grazie alla sentenza n. 283/2024, guida pratica

Una recente sentenza fornisce le linee guida sul comportamento da tenere nel caso in cui si voglia richiedere un rimborso della benzina.

È la pronuncia tribunale, arrivata solamente qualche tempo fa tramite la sentenza numero 283 del 2024, a regolamentare finalmente la questione dei rimborsi carburante. La richiesta è stata inoltrata di recente da una società di trasporto, una situazione particolare che però potrebbe fornire spunti e linee guida per scenari simili in futuro. Tanti gli automobilisti che di frequente si ritrovano in difficoltà, ora per loro è la legge a parlare chiaro.

Benzina, ora si può chiedere il rimborso: la guida
Vuoi chiedere il rimborso per la benzina? Ora puoi farlo, una sentenza fa chiarezza sulla questione – trading.it

Il giudice che si è occupato del caso alla fine è riuscito a far ottenere il risarcimento alla ‘parte lesa’, un colpo di scena che forse solamente in pochi si sarebbero aspettati. Gli esperti ricordano che la propria domanda può essere inviata, in una prima fase, in via amichevole e solo successivamente ci si potrà affidare a un legale per portare avanti la causa in tribunale. Ovviamente c’è una procedura ben precisa da seguire, pochi e semplici passaggi che possono rivelarsi decisivi.

Benzina contaminata? Oggi puoi chiedere il rimborso: la procedura

La tua automobile ha manifestato malfunzionamenti al motore subito dopo il rifornimento? Potrebbe trattarsi di benzina contaminata entrata in circolo, i casi di avaria non sono rari e non sempre vengono segnalati. Tuttavia, una volta arrivati in officina per i guasti, l’ipotesi può essere verificata in maniera rapida tramite un’analisi del liquido presente all’interno del serbatoio. Questo campione sarà decisivo nel caso in cui si dovesse chiedere un rimborso alla compagnia di distribuzione.

Rimborso carburante, la sentenza parla chiaro: come fare
La sentenza del tribunale di Lucca: arriva il risarcimento dei danni per via di benzina contaminata – trading.it

Con la sentenza numero 23, il tribunale di Lucca ha esaminato la richiesta di risarcimento avanzata da una società di trasporto, dopo che uno dei propri camionisti si è ritrovato in panne a pochi chilometri dalla pompa di benzina – per poi essere tratto in salvo dal carrattrezzi. Avendo rilevato del carburante contaminato si è potuto procedere alla rendicontazione dei danni, portando poi in tribunale la questione. Il giudice in questo caso ha chiesto il pagamento dell’importo complessivo ma solo perché erano a disposizione prove schiaccianti.

Esclusivamente grazie ai risultati del referto risultante dai controlli chimico-fisici del carburante l’azienda si è potuta difendere senza problemi dalle affermazioni della compagnia che invece affermava l’idoneità dello stesso.

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